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Famiglia & Minori

L’asilo si fa in casa: la “tagesmutter” decolla anche in Calabria

È la regione italiana che ha meno servizi per l’infanzia rispetto al fabbisogno: ora è entrata nel sistema educativo integrato questa figura nata anni fa al nord. E che a Cosenza funzionava pionieristicamente dal 2004. Al via corsi di formazione con il supporto del Csv

di Roberta Biasi

Gli ultimi dati sugli asili nido e altri servizi socio-educativi rivolti alla prima infanzia, forniti dall’Istat a marzo, restituiscono una fotografia preoccupante della situazione in alcune regioni dello Stivale. Fanalino di coda è la Calabria per la disponibilità di posti sia pubblici che privati: qui la presa in carico dei bambini da parte dei servizi pubblici o finanziati dal pubblico equivale al 2,2% del fabbisogno (in provincia di Trento è del 26,4%).

Ma è sempre dalla Calabria, precisamente da Cosenza, che in concomitanza con altre regioni del nord ha cominciato a diffondersi pionieristicamente una risposta concreta al bisogno delle famiglie. È dal 2004, infatti, che la cooperativa sociale “La Terra”, prima nella regione, ha iniziato ad erogare il servizio di “tagesmutter”, partecipando ad un progetto nazionale promosso dal Consorzio Domus, insieme ad altre realtà del Trentino, della Lombardia, del Veneto e del Lazio.

La tagesmutter è una professionista adeguatamente formata che accoglie in casa propria, contemporaneamente, fino a un massimo di cinque bambini di un’età compresa tra 0 e 7 anni, per offrire cura ed educazione, in accordo con i genitori. La “mamma di giorno”, questa la traduzione letterale dal tedesco, dev’essere iscritta al relativo Albo professionale nazionale ed è tenuta a seguire una formazione permanente così da accogliere al meglio i bambini aderendo agli standard richiesti.

Attualmente sono oltre 10 le tagesmutter impegnate sul territorio cosentino e rendese che offrono un servizio alternativo ai nidi, garantendo anche orari flessibili in base ai bisogni dei genitori. Ma a breve la cooperativa “La Terra” attiverà ulteriori corsi di formazione, mentre il Centro di servizio per il volontariato di Cosenza si occuperà di promuovere la conoscenza di questa figura educativa nel tessuto cittadino coinvolgendo i vari enti di terzo settore. L’obiettivo è quello di incrementare il servizio, utile soprattutto nei piccoli centri dove non esiste una utenza tale da attivare asili nido comunali o privati, ma è necessario soddisfare le esigenze di giovani coppie o di un’intera comunità.

Ciò grazie all’inserimento ufficiale della tagesmutter nel sistema educativo integrato, insieme ai nidi d’infanzia, gli spazi gioco per bambini, i servizi domiciliari e non solo, avvenuto con una recente modifica varata dalla giunta della Calabria al regolamento attuativo della legge regionale del 29 marzo 2013.

«Grazie a questo provvedimento la nostra regione si mette al passo con le altre regioni del nord», ha commentato Gianni Romeo, presidente della cooperativa sociale “La Terra” e socio fondatore dell’associazione Domus che in Italia raggruppa le realtà impegnate in tale ambito. «E siamo davvero lieti del fatto che la giunta regionale, in particolare l'assessore Angela Robbe, abbia dimostrato una particolare sensibilità verso questa tematica».

In apertura foto di ©Maurizio Bergianti


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