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“Attenzione allo Scompenso cardiaco!”

In occasione delle Giornate europee, il 9 e 10 maggio, i cardiologi e operatori Maugeri mobilitati a Pavia e Montescano. Due giorni di conferenze, test e volantinaggio fra i pazienti. In Italia, «oltre 1 milione di persone soffre di scompenso cardiaco e la patologia rappresenta la prima causa di ospedalizzazione, dopo il parto, nel nostro Paese, con una mortalità del 50% a 5 anni dalla diagnosi» ricorda Roberto Pedretti, cardiologo e capo del Dipartimento di Cardiologica riabilitativa della Maugeri a livello nazionale

di Redazione

Lezioni preventive, test e sensibilizzazione attiva dei pazienti, fino al volantinaggio all’ingresso dell’ospedale: è quanto hanno organizzato le cardiologie riabilitative degli Irccs Maugeri di Pavia e di Montescano per questa settimana che la European Society of Cardiology-ESC, la Società europea di Cardiologia, dedica allo Scompenso cardiaco. Eventi che si svolgeranno all’Istituto di Pavia (via Salvatore Maugeri 10) nei giorni 9 e 10 maggio.

«Lo Scompenso è una condizione clinica caratterizzata dalla incapacità del cuore di fornire la quantità di sangue necessaria agli organi periferici per un loro adeguato funzionamento», spiega Roberto Pedretti, cardiologo e capo del Dipartimento di Cardiologica riabilitativa della Maugeri a livello nazionale. «Le sue cause più frequenti sono la Cardiopatia ischemica e l’Infarto miocardico, l’Ipertensione arteriosa, le Malattie delle valvole cardiache e la Cardiopatia dilatativa».

Un’emergenza sanitaria vera e propria: le malattie cardiovascolari continuano infatti a rappresentare, anche in Italia, la prima causa di morte, con una frequenza superiore ai tumori che ne rappresentano la seconda, «e spesso il cardiopatico muore per Scompenso cardiaco», osserva il capo del Dipartimento. «In Italia», prosegue Pedretti «oltre 1 milione di persone ne soffre e la patologia rappresenta la prima causa di ospedalizzazione, dopo il parto, nel nostro Paese, con una mortalità del 50% a 5 anni dalla diagnosi».

La Cardiologia riabilitativa «rappresenta un momento fondamentale nel trattamento e nella gestione del paziente con Scompenso cardiaco», come dimostra un recente lavoro scientifico condotto dai ricercatori di Ics Maugeri, fra cui lo stesso Pedretti e i direttori scientifici degli Irccs Maugeri di Lumezzane (Bs), Simonetta Scalvini (che ne è la prima autrice), Montescano (Bs), Maria Teresa La Rovere, pubblicato dal European Journal of Preventive Cardiology, in collaborazione con i ricercatori del Politecnico di Milano e dell’Ospedale di Niguarda.

«In questa ricerca», spiega Pedretti, «si è dimostrato come, in oltre 140mila soggetti con Scompenso cardiaco, ricoverati in ospedale negli anni 2005-2012 nel territorio lombardo, il 29% dei quali poi avviato alla riabilitazione, il ricovero in Cardiologia riabilitativa abbia ridotto la mortalità del 42% e le re-ospedalizzazioni del 30%».

Dati che spingono gli operatori a mobilitarsi personalmente durante questa settimana europea.
Si comincia giovedì 9 maggio, alle ore 14,30, nell’Area Lounge dell’Irccs Pavia (collocata nella balconata sopra gli sportelli dell’Accettazione), dove si svolgerà un incontro divulgativo ed educazionale, a cura dei Cardiologi e dei professionisti sanitari non medici delle unità operative di Pavia e Montescano, aperto alla popolazione e ai pazienti affetti da scompenso cardiaco. Si parlerà dell’importanza della attività fisica come misura di terapia e di prevenzione dello scompenso cardiaco. «Nel piazzale antistante l’ingresso dell’Istituto», riprende Pedretti, «si eseguirà poi, a cura dello staff fisioterapico, una dimostrazione durante un test del cammino del monitoraggio del consumo di ossigeno mediante apparecchio portatile, novità diagnostica disponibile presso le due Unità Operative».

Venerdì 10 maggio, alle 10, a Pavia, sempre nel piazzale antistante all’Istituto, gli operatori si riuniranno per dire ai tanti pazienti e famigliari che in quelle ore si dirigono all’ospedale: "Attenzione allo Scompenso Cardiaco!".

Una mobilitazione con distribuzione di materiali informativo e colloqui informali con le persone interessate, anche e soprattutto a riguardo degli stili di vita, che culminerà in una foto di gruppo: medici e operatori, insieme ai cittadini, a ricordo di queste giornate di impegno contro la malattia.