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Cooperazione & Relazioni internazionali

Non stanno diminuendo i morti in mare, stanno diminuendo i testimoni in mare

Nei primi quattro mesi del 2019, lungo la rotta libica una persona ogni tre ha perso la vita nel tentativo di arrivare in Europa. E più l'Europa cede il controllo dei salvataggi alla Guardia costiera libica, più aumenta il rischio di morte in mare.

di Redazione

"Nel 2019 una persona ogni tre ha perso la vita nel tentativo di arrivare in Europa lungo la rotta per la Libia". Lo comunica su Twitter l'account italiano del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, condividendo un post di Charlie Yaxley, portavoce dell'organismo. "Non esiste un porto sicuro in Libia", ha continuato Yaxley, sottolineando che nonostante questo non ci siano navi governative o Ong in mare, pronte ad effettuare operazioni di ricerca e soccorso. "È chiaro che questa situazione non può continuare", ha concluso.

Non basta chiudere i porti: si tratta certo di una diminuzione (circa del 91% rispetto al 2018) negli sbarchi, ma i morti non calano, anzi. Solo nei primi 4 mesi del 2019 nel Mediterraneo sono morte 422 persone. In media si tratta della percentuale di morti più elevata sul totale delle partenze dal 2014.

Come scrive Matteo Villa dell'Ispi: “Più l'Europa cede il controllo dei salvataggi alla Guardia costiera libica, più aumenta il rischio di morte in mare.


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