Sostenibilità sociale e ambientale

Il commercio equo tiene e si scopre sempre più rosa

Un valore di produzione di oltre 71 milioni di euro, 202 punti vendita con oltre 29mila soci e circa 4.200 volontari. Sono alcuni dei dati del Rapporto annuale di Equo Garantito presentato alla vigilia della Giornata mondiale che si celebra l'11 maggio. Le donne nelle organizzazioni rappresentato il 65% dei lavoratori

di Redazione

È stato presentato, oggi, vigilia della giornata del Commercio Equo e Solidale – che si celebra in tutto il mondo l’11 maggio – il rapporto annuale Equo Garantito 2019. I numeri parlano di un valore della produzione di 71.234.197 euro nel 2017, che si riduce di poco rispetto al 2016 e di organizzazioni socie e monitorate che passano da 78 a 72 in particolare per cambiamenti organizzativi e difficoltà nell’adempiere il sistema di monitoraggio.
Il numero di punti vendita in Italia è di 202 botteghe del mondo con oltre 29mila soci e circa 4.203 volontari.
Anche dal punto di vista delle importazioni, il valore totale è di 13.876.675 milioni nei 4 continenti Asia, Africa America Latina ed Europa con una maggioranza di produttori in Asia 88 soggetti e America latina 74, seguiti dall’Africa 29 partner e in Europa 2.

«Le nostre organizzazioni» dice Giovanni Paganuzzi presidente di Equo Garantito «tengono sul piano economico nonostante alcune difficoltà, ma continuiamo a realizzare molte ore di formazione poiché riteniamo che l’educazione al consumo consapevole sia necessaria per cambiare abitudini e stili di vita soprattutto dei giovani»

Per educar al consumo consapevole, del resto, sono aumentate le ore di formazione e informazione educative che sono 7.258 con una spesa di 909.921 euro. Il volontariato, che ha cambiato molto le sue caratteristiche negli anni, rimane un pilastro fondamentale su cui lavorare per creare e rinnovare le proposte per i giovani che sono i soggetti importanti da coinvolgere.
Un dato interessate che emerge dal rapporto è quello sul coinvolgimento delle donne che sono circa il 65% dei lavoratori delle organizzazioni e il 36% dei presidenti delle organizzazioni sono donne.

Oltre a dare una panoramica delle organizzazioni, Equo Garantito ha presentato i progetti realizzati nel corso del 2018: molte ore di formazione sul territorio italiano, educazione nelle scuole e per insegnanti, la partecipazione ad eventi nazionali per presentare le proposte e i progetti dei soci, il tutto insieme ad alcune ong e reti internazionali e con il contributo di enti quali l’Unione Europea e l’agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo, la chiesa valdese e altri soggetti.
Se la domanda di prodotti etici e sostenibili è in crescita, le proposte del Commercio Equo si sono diversificate e ampliate, anche se c’è ancora lavoro da fare per rafforzare il settore.
«Il commercio equo e solidale da sempre promuove la sostenibilità sia ambientale che sociale e certamente il nostro lavoro ha creato sensibilità e attenzione in molti cittadini e consumatori» conferma Stefano Magnoni di coop Chico Mendes

Dal punto di vista delle politiche, Equo Garantito, insieme alle altre organizzazioni italiane di Commercio Equo e Solidale Fairtrade Italia e Assobotteghe, sta lavorando per l’approvazione di una legge che riconosca e promuova il settore a livello nazionale. Anche in Europa, attraverso il Fair Trade Advocacy Office si continua a sollecitare le istituzioni ffinché le pratiche di Fair Trade divengano sempre più un modello di riferimento nei diversi ambiti che riguardano produzione e consumo responsabile.

La Campagna The Fair Times – indirizzata ai prossimi parlamentari europei, è la proposta che il Commercio Equo sta promuovendo insieme ad altre 5 organizzazioni della società civile europea che si occupano di agricoltura biologica, diritti umani, e solidarietà per chiedere maggiore impegno su questi temi e per indirizzare i prossimi parlamentari a realizzare alcune azioni specifiche che vadano nella direzione della produzione e consumo responsabili e sostenibili.
«La sfida oggi è anche rivolta all’Italia ed è quella di coinvolgere sempre più produttori italiani e lavoreremo quindi anche in questo ambito, poiché anche da noi c’è un problema di distribuzione iniqua del reddito lungo le filiere produttive», ribadisce Giovanni Paganuzzi presidente di Equo garantito.

Nella Giornata Mondiale del Commercio Equo e Solidale, sono molte le attività e iniziative in programma tra cui la Fiera regionale del Commercio Equo e Solidale in Friuli Venezia Giulia, a Trieste, la Fiera del Commercio Equo 4 Passi a Treviso in programma il prossimo fine settimana che avrà importanti ospiti tra cui Romano Prodi e la premio nobel per la pace Susi Snyder, colazioni e merende a Firenze, Perugia, proiezioni e aperitivi a Modica

Qui un elenco di alcuni appuntamenti. Le organizzazioni italiane e internazionali, sotto il claim “fair trade innovates” mostrano come e perché il Commercio Equo innova sostenendo i diritti umani, dando opportunità ai produttori svantaggiati e creando impresa a basso impatto ambientale.

Infine, Equo Garantito ha anche rilanciato la campagna Territori Equosolidali insieme a Fairtrade Italia e Assobotteghe, per cercare di innescare nuove modalità di coinvolgimento degli enti locali nelle politiche sulla sostenibilità e dando proposte concrete con cui implementarla – dagli acquisiti pubblici, alla cooperazione locale e internazionale alla sensibilizzazione.
Oltre 2000 città in Europa sono già coinvolte e l’obiettivo è quello di averne sempre di più anche in Italia.


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