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Prof sospesa a Palermo: il Terzo settore impegnato sul fonte educativo prende posizione

«Tentare di subordinare la scuola ad una idea di "società chiusa", minacciando le espressioni di libero pensiero e di critica subordinandone la vita agli indirizzi ideologici e agli umori del potere di turno mina le basi del confronto tra idee, suggestioni e anche approssimazioni che sono tipiche dell'età della ricerca nella quale si frequenta la scuola e le stesse basi del confronto tra posizioni diverse proprie della democrazia»

di Redazione

Sulla vicenda della sospensione della professoressa di Palermo Rosa Maria dell'Aria e della Digos che entra a scuola per interrogare giovanissimi alunni non per episodi di criminalità o atti di violenza ma per manifestazioni di libero pensiero svolte in classe dagli stessi, è stato detto e scritto già molto. Ora prendono posizione un centinaio di educatori ed operatori di numerose organizzazioni del Terzo settore impegnate nel campo dell'educazione e della socialità del Sud dell'Italia. Lo fanno con una petizione al Governo nazionale redatta da rappresentanti di primari enti associativi, diffusa anche tramite la piattaforma online change.org: Marco Rossi Doria, Francesco Mollace della Associazione Civitas Solis, Lucia Ambrosino della cooperativa delle donne di Cosenza, Giacomo Panizza di Progetto Sud, Gianni Pensabene di Makramè, Federica Roccisano di Hermes 4.0, Luciano Squillaci del Cereso, Enrico Borrelli di Amesci e Andrea Morniroli di Dedalus, Puglia Andrea Pignataro del Gus.

NO A CENSURA DEL LIBERO PENSIERO. PETIZIONE DI EDUCATORI E OPERATORI DI ORGANIZZAZIONI SOCIALI

Il gravissimo episodio di Palermo, con la Digos che entra a scuola per interrogare giovanissimi alunni non per episodi di criminalità o atti di violenza, ma per manifestazioni di libero pensiero svolte in classe dagli stessi, e con un'insegnante arbitrariamente sospesa per omessa vigilanza sul pensiero di alcuni alunni, evidenzia la crisi di democrazia e di civiltà giuridica e pedagogica in cui sta cadendo il paese.
Tentare di subordinare la scuola ad una idea di "società chiusa", minacciando le espressioni di libero pensiero e di critica subordinandone la vita agli indirizzi ideologici e agli umori del potere di turno mina le basi del confronto tra idee, suggestioni e anche approssimazioni che sono tipiche dell'età della ricerca nella quale si frequenta la scuola e le stesse basi del confronto tra posizioni diverse proprie della democrazia.

Come educatori ed operatori di organizzazioni impegnate sul terreno educativo nel Meridione d'Italia esprimiamo la piena solidarietà alla professoressa Rosa Maria dell'Aria e proponiamo di attivarci per contrastare i crescenti segnali che minacciano la funzione della scuola e che sono in contrasto con l'art. 33 della Costituzione. Chiediamo pertanto che si faccia subito piena luce su un episodio inaccettabile e si disponga l'immediato reintegro della docente.

Primi firmatari:

  • Marco Rossi Doria, Associazione IF Imparare.Fare, Napoli
  • Francesco Mollace, Associazione Civitas Solis, Locri
  • Lucia Ambrosino, La Cooperativa delle Donne, Cosenza
  • Giuseppe Marino, Associazione Libera, Reggio Calabria
  • Antonio Pacillo, Unione Nazionale Camere Minorili, Cosenza
  • Claudio Falbo, Centro Calabrese di Solidarietà, Catanzaro
  • Stefano Caria, Comunità Luigi Monti, Polistena
  • Carlo Crucitti, Associazione Usabile, Catanzaro
  • Giuseppe Nunziato Belcastro, Fed Mediterraneo e Ambiente, Marina di Gioiosa Jonica
  • Federica Roccisano, Cooperativa Hermes 4.0, Siderno
  • Angelo Serio, Associazione Gianfrancesco Serio, Scalea
  • Massimo Iiritano, Associazione Amica Sofia, Catanzaro
  • Margherita Fortebraccio, Associazione Tagesmutter, Cosenza
  • Raffaella Rinaldis, Associazione Consulting Prodest, Siderno
  • Andrea Pignataro, GUS Gruppo Umana Solidarietà, Lecce
  • Mario Nasone, Centro Comunitario Agape, Reggio Calabria
  • Nunzia Coppede, Fish Calabria onlus, Lamezia Terme
  • Angela Biondi, Cooperativa Don Bosco, Cosenza
  • Giacomo Panizza, Comunità Progetto Sud, Lamezia Terme
  • Pasquale Neri, Associazione A Rua, Reggio Calabria
  • Francesco Rigitano, Associazione Don Milani, Gioiosa Jonica
  • Valeria Buccisano, Associazione BB Magna Grecia, Locri
  • Daniela Diano, Associazione Sinapsi, Marina di Gioiosa Jonica
  • Gianni Pensabene, Consorzio Makramè, Reggio Calabria
  • Antonio Scaramuzzino, Arci Servizio Civile, Lamezia Terme
  • Luciano Squillaci, Centro Reggino di Solidarietà, Reggio Calabria
  • Turi Murace, Associazione Le radici e le ali, Bivongi
  • Valentino Scordino, Associazione Maestri di Speranza, Reggio Calabria
  • Alessandra Fragomeni, vol caritas, Gerace
  • Marietta De Rango, cons ordine avvocati, Cosenza
  • Nicoletta Strangio, Associazione Fitmed, Siderno
  • Giancarlo Rafele, Cooperativa Kyosei, Catanzaro,
  • Melania Splendore, Cooperativa sociale Talita Kumi, Cetraro
  • Roberto Garzulli, Csv Vibo Valentia
  • Giancarlo Cimino, Scuola di formazione per il bene comune, Lamezia Terme
  • Simona Coluccio, Associazione Commatre, Gioiosa Jonica
  • Tania Paolino, Liceo Scientifico Scalea
  • Mario Alberti, Cooperativa sociale La nostra terra, Marina di Gioiosa Jonica
  • Mario Ceravolo, Comitato Unicef, Palmi
  • Enrico Borrelli, Amesci, Napoli
  • Andrea Morniroli, Cooperativa Dedalus, Napoli


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