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Media, Arte, Cultura

Aldo e Eugenio, dal teatro integrato alla fiction di Rai Uno

Due attori de Il Veliero di Monza sono stati selezionati con un casting per “Ognuno e perfetto”, serie con Edoardo Leo e Cristiana Capotondi in onda in autunno. Hanno raccontato la loro esperienza al festival “Lì sei vero”, concluso con successo la scorsa settimana

di Viviana Veltre

Sette spettacoli in gara provenienti da Veneto, Puglia, Lombardia, Toscana, Piemonte ed Emilia-Romagna, realizzati da laboratori o compagnie teatrali integrate. Trecento persone entusiaste in sala ad ogni rappresentazione. È il bilancio di “Lì sei vero”, terza edizione del festival nazionale di teatro e disabilità organizzato lo scorso fine settimana a Monza dall’associazione “Il Veliero”.

Quattro giorni ricchi di emozioni al teatro Binario 7, partner dell’evento, aperti con la proiezione del trailer di “Ognuno è perfetto”, fiction di Rai 1 con la regia di Giacomo Campiotti e con Cristiana Capotondi e Edoardo Leo, che andrà in onda il prossimo autunno. La fiction vede infatti tra gli attori due “velierini” scelti con un casting durante l’edizione 2018. Si chiamano Aldo Pavesi ed Eugenio Bramati, sono stati selezionati dalla casa di produzione Viola Film e al festival hanno raccontato l’esperienza che hanno vissuto all’estero (Serbia e Croazia) e in cinque settimane a Torino in completa autonomia.

La giuria tecnica del festival, capitanata dalla madrina Silvana Fallisi, era composta da rappresentanti dei soggetti che hanno collaborato alla manifestazione, tra cui il centro di servizio per il volontariato di Monza Lecco Sondrio, la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, il comune di Monza. Ma c’era anche una giuria popolare, composta da tanti amici e attori de Il Veliero, giovanissimi studenti e volontari che hanno sposato l’associazione.

Agli spettacoli sono andati menzioni speciali, premio drammaturgia, premio alla regia, premio giuria popolare. Presenti sul palco: “Io – La Rinascita” della Compagnia Il Giullare di Trani; “Gandino express” del laboratorio teatrale “Saranno famosi?” del Cdd di Gandino Albino (Bergamo); il laboratorio teatrale Farcela di Castelfranco Veneto con “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare; “A mezzanotte, Parerga e Paralipomena” della compagnia Mayor von Frinzius di Livorno; “I cinque malfatti” di Diversamente danza di Verona – vincitori del Festival; Il Menestrello di Alba con “La tana del grande coniglio”; “Dance on the tree” della compagnia teatrale Magnifico teatrino errante di Bologna.

Quest’anno Il Veliero, in collaborazione con Tiki Taka (progetto di Cariplo sull’inclusione), Csv Monza Lecco Sondrio e Fondazione della Comunità MB, ha raccolto l’adesione di una ventina di associazioni che dalla settimana precedente al festival si sono esibite nel centro di Monza con spettacoli di arte figurative, mostre e percorsi sensoriali per la cittadinanza. Non sono mancati seminari e convegni, come quello organizzato dal Csv su “La bellezza della fragilità tra narrazione, comunicazione e linguaggi”, seminario accreditato all’ordine dei giornalisti che ha raggiunto più di ottanta iscrizioni, e l’edizione italiana del convegno “Global accessibility awareness day” di Joomla Lombardia sull’accessibilità digitale. E già si pensa al festival 2020…


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