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RdC, Rossini: «Ancora troppe diseguaglianze»

Il commento del presidente nazionale della Acli sugli ultimi dati pubblicati dall’Inps relativi alle domande di Reddito di cittadinanza (oltre 1.250.000) che sono «indicative dello stato di sofferenza in cui versano tanti cittadini». I più penalizzati minori e stranieri

di Redazione

«C'è una grande sofferenza sociale nel Paese». Così il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, commenta gli ultimi dati pubblicati dall’Inps sulle domande di Reddito di cittadinanza. “Il numero di domande presentato è indicativo dello stato di sofferenza in cui versano tanti cittadini. Peraltro ci sono molte famiglie in stato di necessità che rimangono escluse dalla misura, come quelle degli stranieri. Sfavorite, inoltre, le famiglie con più figli che andrebbero aiutate riequilibrando la scala di equivalenza in favore dei minori. Così come è strutturato il Reddito di cittadinanza esclude o penalizza una larga fascia di poveri assoluti».

La proposta delle Acli per riequilibrare il Reddito di Cittadinanza (in allegato il documento integrale) è di “non destinare ad altri fondi gli eventuali risparmi del RdC, ma di utilizzarli per incrementare le risorse a favore dei minori e per sostenere l’accesso alla misura degli stranieri con permesso di lavoro e una residenza in Italia non inferiore ai 24 mesi”. Inoltre chiedono che il RdC sia sempre garantito «a tutte le famiglie straniere con minori nati in Italia».
Il risparmio atteso dal governo è compreso tra 800 milioni e 1 miliardo di euro.