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Cooperazione & Relazioni internazionali

Salvini blocca le navi delle ong ma non chiede la redistribuzione dei profughi

Mentre si moltiplicano i salvataggi in mare e gli sbarchi in Italia, nonostante i "porti chiusi” dalla Germania fanno sapere che il Governo italiano non abbia ha mai avanzato richieste formali per la redistribuzione dei migranti slavati da Sea Watch e sbarcati a Lampedusa nei giorni scorsi

di Lorenzo Maria Alvaro

Dopo la Sea Watch e la Alex di Mediterranea c'è l'Alan Kurdi di Sea Eye che attende di asapere dove portare le persone che ha appena salvato.

La nave, che ha imbarcato 65 migranti, attende ora di sapere cosa fare da parte dell'Italia e di Malta, i porti sicuri più vicini, e da parte della Germania, Paese di cui batte bandiera.

Salvini ha subito fatto sapere che «In Italia non arrivano: c'è un porto maltese a disposizione, vanno a Malta, e la ong tedesca può scegliere fra la Tunisia e la Germania», mantenendo la stessa linea adottata nelle settimane scorse.

Dalla Germania ha parlato la portavoce del Governo Martina Fiez che, quasi a rispondere al ministro dell'Interno italiano ha sottolineato come «salvare vite in mare è un compito europeo. Siamo al corrente della notizia della nave Alan Kurdi e sottolineiamo ancora una volta che il nostro obiettivo come governo tedesco è trovare una soluzione veloce: si tratta di trovare un porto sicuro e di chiarire la questione della redistribuzione».

Fiez ha poi lanciato una frecciata nei confronti del Governo giallo verde: «al momento il governo federale non ha ricevuto alcuna richiesta di accoglienza delle persone sbarcate a Lampedusa alcuni giorni fa dalla nave dell'ong tedesca Sea Watch».

All'indomani dello sbarco, la Germania aveva infatti annunciato la propria disponibilità di accogliere un terzo dei 40 migranti sbarcati dopo il contestato ingresso in porto della nave. Allo stato attuale però secondo Berlino non sono giunte richieste formali.

Una notizia che fa a pugni sia con le retorica dei “porti chiusi” del Ministro dell'interno che nonostante la linea dura continua a dover accogliere (oltre alle 45 persoen della Sea Watch in quei giorni ne sono sbarcati in sicilia a centinaia e gli accordi con Malta prevedono addiritura che l'Italia accolga un migrante in più di quelli presenti su Alex) ma anche con quella di un'Unione Europea cinica e disinteressata, visto che il Governo italiano non itraprende, a quanto pare, alcuna azione necessaria per la redistribuzione delle persone giunte nel nostro Paese.


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