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Politica & Istituzioni

Alessandra Locatelli nuovo ministro per la Famiglia

La vicesindaco di Como, segretaria cittadina della Lega Nord dal 2016, deputata, questa sera giurerà al Quirinale. A Como nei due anni passati su famiglia e disabilità si è visto poco di nuovo, mentre la vicesindaca si è distinta per le battaglie su migranti e mendicanti. Forum Famiglie: «Serve un cambio di passo. L'assegno unico resti la priorità»

di Sara De Carli

Alessandra Locatelli è il nuovo Ministro della Famiglia. Lo ha comunicato pochi minuti fa il premier Conte ai giornalisti, entrando ad un convegno. Comasca, classe 1976, Locatelli nel giugno 2017 è diventata Assessore e vicesindaco di Como: ha le deleghe alle Politiche sociali e di sostegno alla famiglia, alle Politiche abitative, alla solidarietà, ai Piani di Zona, al Lavoro, all’Impresa sociale, alle Reti sociali, al Decoro sociale. Poco dopo è stata eletta alla Camera dei Deputati (marzo 2018), dove siede in Commissione Affari Sociali. Nel marzo 2016 è stata eletta segretaria cittadina della Lega Nord di Como (eletta all’unanimità e unico candidato, militante del Carroccio da oltre vent’anni, i giornali locali ne parlano come «di una dei cosiddetti “giovani di Miglio”»), dopo essere stata consigliere per la circoscrizione di Como Centro dal 1998 al 2006. Sul suo profilo twitter, soltanto retweet di Salvini, Attilio Fontana e Luca Morisi. Politicamente, una carriera rapidissima: dal Consiglio comunale a Ministro in soli due anni. Il giuramento sarà oggi pomeriggio alle 18 al Quirinale. Il ministro Lorenzo Fontana andrà invece agli Affari Europei.

Sulla carta, il suo cv parla di esperienza nel sociale, in quanto dal 2014 ad oggi Locatelli è amministratore unico della Società Cooperativa Sociale Onlus Controvento, che si occupa di assistenza domiciliare ed ospedaliera per persone fragili, anziane e disabili. Dal 1996 è stata educatrice e responsabile sanitaria presso una Comunità Alloggio “Il Glicine” di Como, per disabili con insufficienza mentale grave, diventandone poi responsabile di struttura e responsabile sanitario e per la sicurezza. Da giovane è stata soccorritrice volontaria per la Croce Azzurra Onlus di Como, ha fatto formazione alla mondialità nelle scuole elementari e medie e volontariato all'estero presso le Missioni dell'opera Don Guanella di Como in Nigeria e Repubblica Democratica del Congo, volontariato per l'associazione sportiva per disabili OSHA asp di Como e presso il Piccolo Cottolengo del Don Orione a Tortona nel 1995. Ha una laurea di primo livello in Sociologia (tesi sulla carriera delle donne nella pubblica amministrazione).

Sul territorio, le voci parlano di una donna «che non si risparmia», e la sua rapidissima ascesa politica ne è una conferma. Le cronache però raccontano anche del suo appello ai comaschi a non dare monetine ai mendicanti, «neanche un euro» (marzo 2019) e della sua recentissima risposta alla lettera critica della Caritas di Como dinanzi ai nuovi capitolati per l’accoglienza dei migranti: «È un taglio importante, che per noi era giusto fare. Per quanto ci riguarda, la creazione di posti di lavoro passa attraverso altre strade, per esempio incoraggiando le aziende e le industrie», ha detto a maggio. Su famiglia e disabilità, le cronache comasche non riportano in questi due anni nulla di particolmente innovativo. Ma la aspettiamo: tempo non ce n'è più.

Non per nulla il Forum delle associazioni familiari, nei consueti auguri di buon lavoro al neo-Ministro della Famiglia, auspica oggi la «possibilità di un cambio di passo». Gigi De Palo, il presidente, afferma che «quello che guiderà l’onorevole Locatelli dovrebbe essere il Ministero più importante del Paese: ce lo dice l’Istat, ce lo ricordano puntualmente i drammatici dati sulla denatalità e il declino demografico che si sono prodotti soprattutto nell’ultimo decennio. Questo è il momento per un salto di qualità e siamo fiduciosi che il genio e la sensibilità femminili possano favorire un’attenzione maggiore alle proposte concrete in grado d’invertire la rotta». Fontana nei giorni scorsi aveva annunciato via stampa l'intenzione di lavorare a un assegno unico, sulla falsariga della proposta del Forum: l’assegno unico, per De Palo, è l'unica misura concreta che può realizzare il necessario cambio di passo. «Resti la priorità dell’esecutivo. La Legge di Stabilità è dietro l’angolo: noi siamo a disposizione per partecipare a tutti i tavoli tecnici che verranno avviati con l’obiettivo di portare avanti questa nostra proposta».


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