Welfare & Lavoro

Sono 4 le startup vincenti di Welfare che impresa!

Mammacult, Cartiera, Play ReCH e Il Convento delle Idee vincono la terza edizione del concorso promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, UBI Banca, e Fondazione Con il Sud con l’obiettivo di sostenere progetti innovativi per il welfare di comunità. Assegnati due premi speciali a Taller delle Terre e ReCreo

di Redazione

Mammacult, Cartiera, Play ReCH e Il Convento delle Idee sono le idee progettuali vincitrici della terza edizione di Welfare, che impresa!, la call rivolta alle startup sociali chiamate a presentare progetti innovativi di welfare comunitario, per creare rete sul territorio e generare impatto sociale e occupazionale.
Il concorso, promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, UBI Banca, e Fondazione Con il Sud, si è avvalso del contributo scientifico di Aiccon e del Politecnico di Milano – Tiresia e la partnership tecnica degli incubatori PoliHub, SocialFare, Campania NewSteel, Hubble-Acceleration Program e G- Factor.

«La terza edizione di Welfare, che impresa! testimonia come stia diventando sempre più rilevante l’attenzione al tema dell’impatto sociale da parte degli imprenditori. Riteniamo sia molto importante supportare queste realtà, capaci di intercettare bisogni sociali insoddisfatti e fornire soluzioni innovative, anche attraverso un uso spinto della tecnologia», ha commentato Diego Visconti, presidente di Fondazione Italiana Accenture.
«Oggi è indispensabile ripensare il nostro sistema di welfare, sperimentando nuovi servizi e rinnovando quelli esistenti», afferma Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco. «Il Concorso Welfare che Impresa, giunto alla III edizione, va proprio in questa direzione premiando i giovani e le loro le idee imprenditoriali in settori decisivi come agricoltura sociale, patrimonio culturale, servizi alla persona, welfare comunitario ed economia circolare. I vincitori delle prime edizioni ci hanno dimostrato concretamente quanto le giovani generazioni siano in grado di trovare soluzioni creative per le comunità, puntando su approcci lungimiranti che mettono al centro le persone e la sostenibilità».

«Categorie come Terzo settore ed economia civile hanno ormai raggiunto un importante livello di maturità», afferma Victor Massiah, Consigliere Delegato di UBI Banca. «UBI Banca sostiene Welfare che Impresa fin dal suo esordio proprio riconoscendo il ruolo che anche queste iniziative hanno nell’alimentare un ciclo virtuoso e sostenibile in termini di innovazione, occupazione e sviluppo di una moderna classe imprenditoriale nel Paese». Marco Alverà, amministratore delegato di Snam e vice presidente di Fondazione Snam, ha dichiarato: «L’impegno sociale delle imprese e la loro capacità di creare connessioni con i territori nei quali operano sono fattori decisivi per uno sviluppo sostenibile del nostro Paese. La nascita di nuove aziende e nuove forme di imprenditoria giovanile in grado di generare un impatto sociale è un percorso che Fondazione Snam vuole incoraggiare e sostenere con l’adesione a Welfare che Impresa!, che ancora una volta si conferma come iniziativa di grande successo».
«1Abbiamo aderito con convinzione al bando Welfare, che impresa!, condividendone l’impostazione», afferma Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud. «Il bando, infatti, consente di sperimentare soluzioni per lo sviluppo economico dei territori partendo dal sociale, che al Sud è particolarmente importante. Fare impresa e allo stesso tempo rafforzare la comunità non è semplice, ma è una sfida sulla quale vale la pena puntare, soprattutto per il futuro dei più giovani».

Quest’anno sono state 250 le idee arrivate da tutta Italia, in sensibile aumento rispetto alle precedenti edizioni, a conferma di un crescente interesse verso nuove forme d’impresa, sempre più orientate a progettualità ad alto impatto sociale. Delle 94 idee ammissibili alla prima fase, il 61% proviene da Nord e Centro Italia, e il 39% dalle regioni del Sud.
I dodici team finalisti, selezionati da una giuria di esperti, hanno partecipato il 27 e 28 maggio a due giornate di workshop, in cui hanno affinato il loro progetto, lavorando in particolare sulla Value Proposition e sugli aspetti di sostenibilità economica.

I vincitori Cartiera, Mammacult, Play ReCH e Il Convento delle Idee riceveranno un premio di 20mila euro rispettivamente da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam e Fondazione Con il Sud, a cui si aggiunge per ciascun vincitore un finanziamento fino a 50mila euro a tasso 0% della linea UBI Comunità, insieme alla apertura di un conto non profit online gratuito. I quattro progetti vincitori, avranno inoltre l’opportunità di accedere a un percorso di incubazione o accelerazione della durata di 4 mesi, del valore di 5.000 euro, a scelta presso uno dei partner: PoliHub, G-Factor, Hubble Acceleration Program, SocialFare e Campania NewSteel.

Durante la premiazione sono stati assegnati due ulteriori premi speciali: il primo a Taller delle Terre che riceverà un contributo di 5mila euro da parte di Fondazione Snam e un percorso di incubazione presso Polihub; il secondo a ReCreo: rete di rigenerazione rurale che riceverà il percorso di incubazione da Hubble.
Le startup sociali vincitrici sono state selezionate da una giuria composta da Promotori e Partner del Concorso: Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione Con il Sud, Ubi Banca, Aiccon, Tiresia, Polihub, SocialFare, Hubble, G-Factor e CampaniaNewSteel.

Nell'immagine in apertura in vincitore della call


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