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Economia & Impresa sociale 

Le cooperative da Salvini: il rilancio del Paese in 5 punti

Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, nel corso dell’incontro con le parti sociali convocato dal Ministro dell’Interno ha fissato le priorità che comprendono la crescita con investimenti pubblici e risorse europee, lo scongiuro dell’aumento dell’IVA, la riduzione strutturale del cuneo fiscale e l’introduzione di una legge sulle coop di comunità

di Redazione

Rilanciare la crescita con l’effettivo sblocco dei cantieri, la ripresa degli investimenti pubblici ed incentivi alla sostenibilità; destinare adeguate risorse ordinarie al Mezzogiorno, utilizzando al meglio i fondi europei; valorizzare la contrattazione nazionale “leader”, cui va ricondotta la determinazione del salario minimo orario che può essere definito per legge solo nei settori non coperti; destinare le risorse utilizzate per gli incentivi periodici alle assunzioni ad una riduzione strutturale del cuneo fiscale per tutta la platea degli occupati; scongiurare l’aumento delle aliquote IVA.

Sono queste le principali indicazioni al Governo espresse da Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, anche a nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Brenno Begani, nel corso dell’incontro con le parti sociali convocato dal Ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Particolare attenzione, a giudizio dell’Alleanza, va riservata al territorio e alle comunità. A questo proposito, Lusetti ha chiesto l’introduzione di una legge che sostenga l’esperienza delle cooperative di comunità, dove sono protagonisti i cittadini che si assumono la responsabilità condivisa della gestione di beni comuni per contrastare l’abbandono delle aree interne e il degrado delle città.

Strettamente legata al territorio, la questione dell’autonomia differenziata. «Per noi», ha detto Lusetti, «è una richiesta condivisibile se motivata dalla volontà di rispondere più efficacemente alle esigenze del proprio territorio;ma questo deve avvenire nel rispetto scrupoloso della Costituzione, senza sconfinare nell’indiscriminata devoluzione di potestà non espressamente previste, per non mettere a rischio l’unità e la solidarietà nazionale». Salvaguardare unità e solidarietà significa destinare al Mezzogiorno un volume complessivo di stanziamenti ordinari proporzionale alla popolazione ed utilizzare al meglio gli oltre 40 miliardi di risorse europee «che possono rappresentare -ha detto Lusetti- una buona leva per una crescita coesiva, territorialmente equilibrata e sostenibile del Paese».

Dopo aver espresso, a proposito della sessione di bilancio 2020, apprezzamento per il lavoro finora svolto nei confronti della Commissione UE e sottolineato la necessità di mantenere in equilibrio i conti pubblici, Il presidente dell’Alleanza si è anche soffermato sui temi della politica industriale. Al proposito, Lusetti ha affermato che “occorre proseguire nelle misure di sostegno alle imprese per l’innovazione tecnologica, recuperando alcune misure fondamentali del capitolo Impresa 4.0 e degli incentivi per gli investimenti in Ricerca e sviluppo”. Inoltre, ha indicato l’opportunità di prevedere misure per promuovere la nascita e lo sviluppo di imprese cooperative in settori nuovi, come le cooperative di comunità e le piattaforme cooperative che valorizzano la partecipazione attiva dei lavoratori e degli utenti nella transizione digitale.


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