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Ebola, in RD Congo sono 750 i bambini colpiti

Il 40% dei piccoli colpiti dall'epidemia ha meno di 5 anni. La portavoce dell'Unicef al Palazzo della Nazioni a Ginevra, Marixie Mercado, è intervenuta dopo una missione nelle due province più colpite - Kivu Nord e Ituri - e a a Goma, Beni, Butembo e Bunia, sottolineando la particolarità delle cure e attenzioni che si devono prestare ai piccoli pazienti

di Redazione

Sono 750 i bambini contagiati dall’ebola in Repubblica Democratica del Congo. Sono un terzo dei casi totali e il 40% di loro ha meno di 5 anni. Dopo una missione nelle due province più colpite – Kivu Nord e Ituri – e a Goma, Beni, Butembo e Bunia, la portavoce dell’Unicef a Ginevra, Marixie Mercado, ha spiegato le ragioni per cui la risposta deve contrarsi sui bambini: « Questa epidemia sta contagiando un maggior numero di bambini rispetto alle precedenti. Al 7 luglio, si erano verificati 750 contagi fra i bambini. Questo numero rappresenta il 31% del totale dei casi, rispetto a circa il 20% nelle epidemie precedenti.
I bambini piccoli – quelli con meno di 5 anni, sono particolarmente colpiti. Dei 750 casi fra i bambini, il 40% ha meno di 5 anni. Questi bambini, a loro volta, stanno contagiando le donne. Fra gli adulti, le donne rappresentano il 57% dei casi. Secondo gli ultimi dati in mio possesso – ha continuato – , il tasso di mortalità della malattia per i bambini con meno di 5 anni è del 77%, rispetto al 67% di tutti i gruppi di età. Prevenire i contagi fra i bambini deve essere al centro della risposta all’ebola».

Mercado ha sottolineato come i bambini più piccoli incorrano in un rischio maggiore rispetto agli adulti «ragion per cui hanno bisogno di attenzione specializzata. Ma l’ebola colpisce anche i bambini in maniera estremamente diversa rispetto agli adulti, e la risposta deve tenere in considerazione anche i loro specifici bisogni psicologici e sociali. I bambini colpiti dall’ebola hanno bisogno di assistenza medica specifica per i bambini. Gli stessi farmaci, ma con diversi dosaggi, zinco per curare la diarrea e trattamenti contro i parassiti intestinali. I bambini già malnutriti – fin troppo comuni in Repubblica Democratica del Congo – necessitano di una cura con cibo specifico per i bambini».

I bambini che vengono separati, spesso improvvisamente e brutalmente, dai loro genitori a causa dell’ebola, necessitano di cure e attenzioni dedicate quando i loro genitori vengono sottoposti alle cure. Inoltre, ha ricordato la portavoce Unicef: «I bambini che sono rimasti orfani a causa dell’ebola hanno bisogno di cure e supporto a lungo termine, fra cui mediazione con le famiglie allargate che si rifiutano di accoglierli; supporto per la salute e per la nutrizione per essere sicuri che stiano bene; e, per quelli che ne hanno bisogno, aiuti per le rette scolastiche e altri materiali per permettere loro di tornare a scuola, fondamentale per il loro benessere generale.
Di fatto – ha concluso -, tutti loro hanno bisogno di aiuto per affrontare gli effetti disastrosi della stigmatizzazione e della discriminazione che segna i bambini colpiti dall’ebola, in modo che vengano accettati, apprezzati e amati dalle loro famiglie e comunità».


In apertura e nella news immagini da Unicef in RD Congo


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