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Dalla Mare Jonio: «Non abbiamo più acqua a bordo»

Il personale sanitario di bordo della Mare Jonio ha inviato alle autorità competenti una richiesta urgente di entrata in porto della nave, a causa del rischio di emergenza igienico-sanitaria. A bordo ci sono ancora 34 persone più il personale

di Redazione

Questa mattina alle 9, il personale sanitario di bordo della Mare Jonio di Mediterranea ha inviato alle autorità competenti una nuova richiesta urgente di entrata in porto della nave, a causa del rischio di emergenza igienico-sanitaria.

In particolare, a destare allarme è la mancanza di acqua destinata a uso igienico e alle altre necessità di bordo, mancanza che si protrae da ormai 40 ore e di cui le autorità sono informate già dalle prime ore di ieri mattina. Sottolineando che «questa emergenza non può evidentemente essere risolta con il semplice invio di bottiglie di acqua».

Dopo lo sbarco rimangono a bordo 34 persone, tra cui donne sole, uomini in condizioni precarie a seguito di maltrattamenti e torture, e in stato di stress post traumatico.

«Desta allarme inoltre», continua lanota, «la presenza a bordo di rifiuti derivanti dal salvataggio e dalla permanenza a bordo dei naufraghi (come i vestiti impregnati di benzina e di deiezioni): il rischio di malattie comunitarie è aggravato dalla mancanza d’acqua, con conseguenti possibili danni per la salute di naufraghi ed equipaggio».


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