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Varese, al via l’iniziativa del “quaderno sospeso”

A Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, l’Assessorato alle Politiche Sociali in collaborazione con le Cartolerie lonatesi e con l’associazione “Kay La” propone, per il secondo anno, il “Quaderno sospeso”. L’iniziativa che sostiene le famiglie che si trovano in difficoltà ad acquistare il materiale scolastico per i propri figli

di Redazione

E se il back to school diventa solidale? È successo in un comune, Lonate Pozzolo, in provincia di Varese. , l’Assessorato alle Politiche Sociali in collaborazione con le Cartolerie lonatesi e con l’associazione “Kay La” propone, per il secondo anno, il “Quaderno sospeso”. L’iniziativa che sostiene le famiglie che si trovano in difficoltà ad acquistare il materiale scolastico per i propri figli.

Il progetto ha grande valore sociale, anche alla luce dei dati che arrivano dal monitoraggio effettuato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che sottolinea come i costi del materiale scolastico registrano un aumento medio del +1,3% rispetto al 2018. Complessivamente la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) ammonterà quest’anno a circa 533,00 Euro.

«Le conseguenze della povertà e del disagio sociale non devono compromettere in alcun modo il diritto allo studio, per questo è fondamentale predisporre sostegni mirati per tutelare i ragazzi e garantire loro un futuro», dichiara Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori.

Presso le cartolerie che aderiscono all’iniziativa si può acquistare o lasciare un buono spesa da destinare a chi è in difficoltà con l`acquisto del materiale scolastico.

Periodicamente i volontari dell’Associazione “Kay La” ritireranno i buoni che poi saranno distribuiti tra i nuclei familiari in stato di bisogno con figli in età scolare, che potranno spendere presso il negozio ove il Buono è stato rilasciato.

«Si tratta di un'iniziativa importante per creare una rete di solidarietà verso i cittadini in difficoltà», ha dichiarato l'assessora alle Politiche sociali del comune Melissa Derisi, in un’intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica. «L'anno scorso l'avevamo proposta come sperimentazione, raccogliendo 500 euro solo nel primo mese e riuscendo così ad aiutare una dozzina di famiglie. Così abbiamo deciso di replicarla anche quest'anno».


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