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Costalli: “Un nuovo protagonismo politico dei cattolici”

La seconda giornata del seminario di Senigallia: il Movimento Cristiano Lavoratori, pur non andando oltre alla sua natura di soggetto ecclesiale, ha scelto quindi un'interlocuzione forte con quella parte del mondo politico, personalità e soggetti, che non hanno rinunciato all'opzione popolare

di Marco Margrita

“I cattolici non possono sottrarsi al compito di dare un contributo originale alla politica e nel mettersi in gioco non possono non guardare al popolarismo europeo come loro casa naturale. Sono molte le energie diffuse nella società, basta guardare al dinamismo dei territori e alla diffusione delle esperienze civiche. Spesso l'astensionismo non è frutto di una fuga dalla responsabilità, bensì il drammatico riconoscimento dell'insufficenza dell'offerta politica. Una proposta nuova o rinnovata può risuscitare partecipazione”. Il presidente nazionale del Mcl, Carlo Costalli (in foto) pone sul tappetto senza infingimenti la questione di una nuova stagione di presenza pubblica, aprendo la sezione mattutina di sabato del tradizionale seminario di Senigallia, quest'anno dedicato alla riflessione su “I corpi intermedi e la sfida al populismo e alla tecnocrazia”. Lo fa consapevole che la formazione di un nuovo governo, di cui ha rilevato “il rischio di una deriva radicale e laicista”, concede “se non altro, almeno un po' di tempo per riorganizzare una proposta”. Il Movimento Cristiano Lavoratori, pur non andando oltre alla sua natura di soggetto ecclesiale, ha scelto quindi un'interlocuzione forte con quella parte del mondo politico, personalità e soggetti, che non hanno rinunciato all'opzione popolare. Su palco con il presidente: Severino Nappi (Ordinario di Diritto del Lavoro) e l'europarlamentare Massimiliano Salini.

Al professore e consigliere regionale in Campania, che ha in particolare sottolineato l'assenza di una visione adeguata da parte degli attori della politica negli ultimi decenni, soprattutto sulle sfide economiche, dal Mezzogiorno all'assenza di una politica industriale, è giunto l'invito a un impegno diretto, con una forte impronta civica, alle prossime elezioni regionali in Campania. .

Per Massimiliano Salini, che ha ricordato il comune percorso con Mcl sull'appello “Sì all'Europa, per farla” in occasione delle consultazioni continentali, “la strada più ragionevole per dare una casa adeguata alla nostra visione ideale, è quella di riempire di contenuti alla sua altezza quella che è il riferimento italiano del Ppe. Con un'agenda politica che ponga al centro la persona e la sua libertà, con capacità di visione, bisogna partire con realismo da ciò che c'è, certo per implementarlo, aprendosi al contribito di corpi intermedi e comunità”.

A monte di questa nuova stagione d'impegno e proposta, alle forze sociali è certamente necessario sentire l'urgenza di “Educare al bene comune”, che Mcl dimostra di avere a questo dedicando la sessione finale del seminario. Moderata dal vicepresidente Giovanni Gut, ha visto la partecipazione di: Paolo Cesana (Direttore della Fondazione Luigi Clerici), Emanuele Massagli (presidente Adapt) e dell'altra vicepresidente Carlina Valle.


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