Economia & Impresa sociale 

Federsolidarietà, 60mila persone occupate di cui la metà con disabilità e svantaggi

Con 20 road show itineranti nelle regioni italiane la Federazione delle coop sociali di Confcooperative ha deciso, dal 1 ottobre, di «accendere un faro sulle cooperative di tipo B, quelle di inserimento lavorativo», sottolinea il presidente Stefano Granata

di Redazione

Fuoriposto, il lavoro che non ti aspetti”. È così, con 20 road show itineranti nelle regioni italiane che Confcooperative Federsolidarietà a partire da domani 1 ottobre «accende un faro sulle cooperative di tipo B, quelle di inserimento lavorativo» dice Stefano Granata, presidente di Confcooperative – Federsolidarietà.

Sono oltre 2.000 le cooperative di tipo B aderenti a Confcooperative Federsolidarietà (6.700 il numero complessivo di cooperative e imprese sociali aderenti). Le “B” Sono quelle cooperative che, concretamente, danno speranza e una visione di futuro a persone con disabilità psicofisiche o fragilità socioeconomiche. «Su un totale di 230.000 lavoratori danno lavoro a 60.000 persone di cui 18.000 svantaggiate (la metà con disabilità) e oltre 10.000 con un grave svantaggio sociale non certificato. Fatturano 1,8 miliardi di euro e rappresentano il 70% del totale del fatturato e degli occupati di tutta la cooperazione sociale di tipo b del paese. Tra le uniche – precisa Granata – che offrono lavoro a persone con gravi disabilità psichiche e problemi di salute mentale».

Dal focus del Centro Studi di Confcooperative l’80% di queste cooperative sono impegnate nei servizi, il restante 20% in agricoltura, industria e costruzioni. È donna 1occupato su 2, mentre 1occupato su 10 ha meno di 30 anni. I migranti extra Ue sono il 9%. Una cooperativa su tre è a guida femminile. Ben 7 occupati su 10 sono assunti a tempo indeterminato.

Oltre 4 cooperative su 10 sono di recente costituzione (hanno meno di 10 anni), le grandi sono l’1,5%, le medie il 15,8% che realizzano il 50% dell’occupazione e del fatturato complessivo; le piccole il 35,6%, mente le micro sono il 47,1%.

Il Nord Ovest guida la classifica dei territori con più cooperative di inserimento lavorativo: più di 1 su 3 in Lombardia reginetta tra le regioni con ben 410 cooperative di tipo B, seguono a distanza l’Emilia Romagna con 177 e il Veneto con 173. Prima regione del Sud la Puglia con 139 che precede il Piemonte con 137 e la Sicilia con 135.

Il Nord guida la classifica di fatturato (ogni 100 euro di fatturato 70 sono prodotti al nord) e di occupati (ogni 100 persone occupate, 70 lavorano al Nord). Cresce il fenomeno nelle aree interne a rischio di spopolamento, rappresentano, infatti, il 20% delle cooperative associate.


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