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A Catania oltre 300 studenti per la terza tappa del “Giro d’Italia che dona”

Ascoltare, dialogare e includere, così Catania ha interpretato il suo "Giorno del Dono" in attesa della giornata nazionale che si terrà il 4 ottobre

di Redazione

Una città sensibile all’ascolto, che sa dialogare e mettere in campo processi inclusivi per non lasciare nessuno indietro. Ѐ questa la fotografia di Catania restituita durante la terza tappa del “Giro dell’Italia che Dona”, evento promosso dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) in collaborazione con Fondazione Ebbene e il patrocinio del comune di Catania e della regione siciliana.

Una prospettiva diversa e originale, quella donata dalle Istituzioni agli oltre 300 studenti che con entusiasmo e straordinaria curiosità hanno partecipato all’apertura del Giorno del Dono. Un invito ad essere protagonisti e costruttori di quel futuro fatto di solidarietà e crescita di una cultura condivisa del dono. «Avete un compito fondamentale – ha dichiarato il Sindaco di Catania Salvo Pogliese, rivolgendosi ai giovani – quello di migliorare la nostra città. Siete tra le generazioni più sensibili alle tematiche sociali e lo avete dimostrato nei giorni scorsi scendendo in piazza per reclamare il diritto ad avere un futuro. Portate avanti le vostre idee e contaminate i pensieri degli adulti donando tutto il vostro entusiasmo».

«Siete voi giovani – ha sottolineato il segretario generale dell’Istituto Italiano della Donazione Cinzia Di Stasio – la migliore rappresentazione di un paese che riesce ancora oggi a impegnarsi su un tema, quello dell’ascolto e apertura verso l’altro, che spesso risulta essere scomodo e difficile».

Gli studenti che si sono interrogati sul significato del dono stimolati anche dal racconto e dall’esperienza di alcuni testimoni d’eccezione: Lucio Maugeri, presidente degli Elephants Catania, squadra di football americano del capoluogo etneo, il gruppo di volontari delle associazioni Save the Children e Avis Catania, Antonio e Katiuscia Chiarenza dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Ad ospitare il dibattito l’Istituto Comprensivo “Sauro-Giovanni XXIII”, scuola aperta al confronto con la città per stimolare gli studenti a riflettere su tematiche a forte impatto sociale, così come ha sottolineato la dirigente Francesca Condorelli.

Significativo l’incontro che si è tenuto subito dopo tra i referenti dell’IID e i ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Acireale. Al centro il valore del dono come forma di riscatto sociale e inclusione, che gli stessi ragazzi praticano quotidianamente grazie alle tante esperienze di volontariato in cui sono coinvolti.

La giornata si è conclusa con uno scambio intergenerazionale tra giovani e gli anziani della casa di riposo Monsignor Ventimiglia; un’occasione per i ragazzi che frequentano il Polo Educativo Villa Fazio di Librino di donare il loro tempo, ma anche spensieratezza e sorrisi, alle persone anziane coinvolgendole in un pomeriggio di animazione ed esibizioni di ballo.