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Cooperazione & Relazioni internazionali

In the name of Africa, porterà 10mila piatti vuoti in piazza

Una performance di pixel art accenderà i riflettori sulle condizioni di malnutrizione in cui vivono 820 milioni di persone nel mondo. L’evento in tre tappe prende il via sabato 5 ottobre in piazza Duomo a Milano, per toccare piazza del Popolo a Roma (12 ottobre) e piazza Maggiore a Bologna (19 ottobre). Dai piatti bianchi prenderà vita un disegno originale di Altan

di Redazione

Eliminare la fame e la malnutrizione sono ancora le grandi sfide del nostro tempo: dopo decenni di riduzione dal 2015 il trend ha subito un’inversione di tendenza e nel 2018 sono più di 820 milioni (pari a 1 individuo su 9) le persone che non hanno cibo sufficiente, 9 milioni in più rispetto al 2017.
Per sensibilizzare su questa emergenza in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre), CefaIl Seme della Solidarietà lancia l’ottava edizione della Campagna e dell’omonimo evento “In the name of Africa”.

L’iniziativa che sposa arte e solidarietà è nata nel 2011 per raggiungere l’obiettivo di fornire gli strumenti e la formazione necessaria alle comunità rurali africane affinché imparino a sfamarsi con quanto coltivano. In particolare, Cefa onlus sostiene la scuola agraria di Dabaga nel distretto di Kilolo, in Tanzania, alla quale fornisce libri, sementi, attrezzi e tutto il necessario per migliorare e aumentare la produzione, integrare l’alimentazione e vincere la malnutrizione.
Si inizia da Milano (5 ottobre, Piazza del Duomo), seguiranno le piazze di Bologna (19 ottobre, Piazza Maggiore) e per la prima volta anche a Roma (12 ottobre, Piazza del Popolo) e le coinvolgerà mettendo in scena la più grande performance di pixel art urbana partecipata e solidale al mondo.

Le tre piazze centrali di Milano, Roma e Bologna saranno completamente apparecchiate con circa 10.000 piatti vuoti che, capovolti ad uno ad uno a un segnale convenuto e grazie ai partecipanti e ai volontari, sveleranno dapprima il disegno dell’Africa, poi quello di un libro da cui nasce una spiga – illustrazione ideata dal fumettista Francesco Tullio Altan – e, infine, la sagoma dell’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, a sottolineare come l’educazione e lo studio, la formazione agricola e la conoscenza tecnica siano i mezzi fondamentali per sconfiggere la fame.

«Per l’ottavo anno consecutivo porteremo “In the name of Africa” nelle principali piazze italiane e le riempiremo con diecimila piatti vuoti a simboleggiare la fame nel mondo. Grazie alla monumentale performance di pixel art – alla quale tutti i presenti sono inviatati a partecipare – da quei piatti vuoti nascerà un disegno, per ricordarci che la fame si può e si deve combattere» spoiega Giovanni Beccari Responsabile Comunicazione e Raccolta Fondi Cefa Onlus. «Ai partecipanti in piazza sarà distribuita una copia del libro “Leonardo da Vinci. In the name of Africa” di Scripta Maneant Edizioni, legato al quale ci sarà un palloncino a forma di cuore. Ogni piatto sarà quindi riempito da un libro e da un palloncino, a simboleggiare la passione e l’impegno che tutti noi dobbiamo mettere nella lotta alla fame. Insieme possiamo sconfiggerla».

In The Name of Africa sarà uno degli eventi della Diocesi di Roma, che caratterizzerà il Mese Straordinario Missionario voluto da Papa Francesco, così come a Milano e Bologna è segnalato dalle rispettive Diocesi.

In apertura un rendering di come apparirà piazza Duomo a Milano


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