Tra i migranti intercettati nelle coste del Salento anche persone di nazionalità curda provenienti dalla Turchia. La nave di Sos Mediterranee soccorre 104 persone, mentre l'equipaggio della Sea Watch ha protestato davanti alla Prefettura di Agrigento per chiedere il rilascio della nave sequestrata da tre mesi
Continuano senza sosta gli sbarchi autonomi di migranti nelle coste italiane tra la Puglia e la Sicilia. Ad Otranto e a Santa Maria di Leuca sono arrivati complessivamente 81 e 34 migranti tra cui molti di etnia curda. I migranti erano a bordo di imbarcazioni a vela provenienti dalla Turchia. Una rotta che continua ad essere praticata dai trafficanti che hanno base nei sobborghi di Istanbul e di cui si stava occupando con brillanti risultati investigativi il Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina della Procura di Siracusa guidato dal commissario Carlo Parini.
La nave Ocean Viking della Ong Sos Mediterranee, dopo lo sbarco a Taranto, ha ripreso le attività di ricerca e soccorso in mare. Ad essere salvate a 50 miglia dalle coste libiche sono state 104 persone, tra loro anche due neonati di pochi mesi, 10 donne e 40 minori.
🔴 BREAKING Gli equipaggi @SOSMedIntl e @MSF_Sea hanno appena salvato 104 persone da un gommone a 50 MN dalla costa libica. È stato avvistato con il binocolo dall'equipaggio di @SOSMedIntl dal ponte di #OceanViking. Tra i soccorsi 10 donne con due bambini e 40 minori in totale. pic.twitter.com/amIMzdGunL
Alarm Phone ha invece segnalato alle autorità maltesi la presenza di 50 persone in pericolo in un’altra imbarcazione nelle zona Sar di Malta, mentre si teme che altri barconi e gommoni in difficoltà siano stati rintracciati dalla cosiddetta guardia costiera libica.
We just alerted @Armed_Forces_MT about a boat in distress in their #SAR zone. On board 50 ppl - reportedly includ. 10 women & 5 children. We urge the authorities in #Malta to send a vessel quickly & not delay SAR operations again like at the beginning of this week.#safepassagepic.twitter.com/cQRCgCGVOi
A Lampedusa, mentre continua la ricerca dei corpi del naufragio del 7 ottobre, proseguono gli sbarchi autonomi. Gli ultimi ad arrivare a bordo di barchini sono stati 30 tunisini, tra cui 15 minorenni.
L’equipaggio della Sea Watch ha protestato questa mattina davanti la Prefettura di Agrigento per chiedere il rilascio della nave, ad oltre tre mesi dal sequestro.
📢Silenzio contro silenzio: l’equipaggio di #SeaWatch in protesta alla Prefettura di Agrigento per il rilascio della nave.
Oltre 3 mesi dal sequestro e 10 gg dopo l'ultimo naufragio, le autorità locali tengono bloccate le nostre operazioni ignorando le ns richieste.#FreeOurShippic.twitter.com/vMnjcFPD7Z