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Sanità & Ricerca

Sla, AriSla assegna oltre 800mila euro ai progetti vincitori

La Fondazione italiana di ricerca per la Sla annuncia i tre Full Grants e i tre Pilot Grants selezionati dalla Call for Project 2019. Il presidente Melazzini: «Da dieci anni siamo dalla parte della ricerca e con i sei nuovi studi finanziati aggiungiamo conoscenza sulla Sla al fine di sviluppare innovativi approcci terapeutici». Il 22 e 23 novembre convegno scientifico a Milano

di Redazione

AriSla, Fondazione Italiana di ricerca per la Sla, annuncia i progetti finanziati con il Bando 2019, aperto la scorsa primavera per selezionare la migliore ricerca scientifica in Italia sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia neurodegenerativa che nel nostro Paese colpisce circa 6000 persone e per la quale ad oggi non esiste una cura efficace.

L’annuncio arriva a pochi giorni dall’inizio dei lavori del Convegno scientifico AriSla “10 Anni insieme, alleanza concreta per nuove prospettive di ricerca: speranza reale per un futuro senza SLA”, in programma a Milano venerdì 22 e sabato 23 novembre al Rosa Grand Milano – Starhotels, piazza Fontana 3, in cui la Fondazione celebrerà il raggiungimento del significativo traguardo dei 10 anni di attività al fianco della ricerca.

Sarà di 807mila euro l’investimento complessivo erogato da AriSla per i sei nuovi progetti di ricerca di base e preclinica giudicati meritevoli di finanziamento dalla Commissione scientifica internazionale e riguarderà 10 gruppi di ricerca distribuiti tra Milano, Roma, Genova e Palermo.

Questi i Full Grants:
il progetto di ricerca ‘GPR17ALS-1’, coordinato da Marta Fumagalli del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi di Milano
Lo studio ‘MUSALS-AChR’, coordinato da Caterina Bendotti dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano
Il progetto ‘TRAILER’, coordinato da Luca Muzio dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano.

I Pilot Grant:
Lo studio ‘NKINALS’, coordinato da Stefano Garofalo del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia dell’Università Sapienza di Roma;
Il progetto ‘T-A-MN ’, coordinato da Vincenzo La Bella del Laboratorio di Neurochimica, Unità di Neurologia, Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata dell’Università degli Studi di Palermo
Il progetto ‘PotentiALS’, coordinato da Camilla Bernardini Dipartimento di Neuroscienze dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

«Con questo nuovo finanziamento, AriSla si conferma il principale ente non profit in Italia che investe sulla ricerca scientifica sulla Sla. Per noi è fondamentale garantire la continuità al lavoro dei ricercatori e allo stesso tempo dare fiducia ai più giovani e alle idee più innovative» commenta il presidente di arisla, Mario Melazzini. «E con questi sei nuovi progetti portiamo avanti la nostra mission, aggiungendo conoscenza sulla malattia, anche in ambiti ancora poco esplorati, per sviluppare nuovi potenziali approcci terapeutici. Siamo convinti che nel nostro Paese la ricerca sia viva e meriti di essere sostenuta: grazie al nostro impegno in questi dieci anni sono stati investiti oltre 11,6 milioni di euro per la ricerca, finanziati ben 72 progetti e supportati quasi 130 ricercatori su tutto il territorio italiano. Numeri che si sono tradotti in questi anni in importanti risultati riconosciuti in ambito internazionale, a cui si aggiungono i nuovi finanziamenti del 2019. È importante non fermarsi e continuare a supportare ricerca eccellente per il bene della comunità dei pazienti».

«I progetti approvati sono stati selezionati tra le 76 proposte presentate dopo un’attenta valutazione in “peer-review”, basata su merito scientifico, originalità e innovatività, criteri su cui si fonda da sempre il processo di selezione di AriSla. Gli studi finanziati hanno l’obiettivo di approfondire i meccanismi che conducono alla degenerazione dei motoneuroni e individuare nuove modalità di intervento terapeutico per modificare la progressione della malattia. Alcuni approfondiranno anche le alterazioni del sistema immunitario e il ruolo del muscolo e delle cellule gliali che supportano la corretta funzionalità dei motoneuroni» osserva il responsabile scientifico, Anna Ambrosini. «Grazie a questi progetti potremo aggiungere nuovi tasselli al complesso puzzle dalla Sla e avvicinare sempre più la ricerca al fine ultimo di trovare delle terapie efficaci per le persone con Sla».

Degli ultimi progressi compiuti dai ricercatori italiani sulla Sla, delle strategie più promettenti e delle prospettive future di ricerca si parlerà a breve nell’edizione 2019 del Convegno scientifico AriSla “10 Anni insieme, alleanza concreta per nuove prospettive di ricerca: speranza reale per un futuro senza SLA” in programma a Milano.

Questo Convegno (in allegato in basso il programma completo) è particolarmente significativo per la Fondazione, che celebrerà il suo decimo anniversario dal lancio del primo bando di ricerca. Dal 2009, infatti, AriSla persegue con impegno la sua mission al fianco dei ricercatori, con cui nel tempo ha instaurato un’alleanza concreta che ha prodotto importanti risultati nella ricerca, con lo scopo di incidere concretamente sul decorso della malattia.

Le due giornate, a cui parteciperanno ricercatori italiani ed esperti internazionali, hanno innanzitutto l’obiettivo di illustrare lo stato dell’arte della ricerca sulla Sla e condividere i progressi compiuti dai progetti finanziati dalla Fondazione. Inoltre, offriranno spunti di riflessione per meglio comprendere il posizionamento della ricerca italiana in ambito internazionale ed elaborare insieme ai principali interlocutori della Fondazione le strategie future per lo sviluppo della ricerca sulla Sla, per dare al più presto risposte ai bisogni dei pazienti.


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