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The Next 25

Finanza, città e Terzo settore per guardare al futuro. Alla festa dei nostri 25 anni abbiamo spinto lo sguardo al domani, senza celebrazioni ma con spunti e idee generative di speranza grazie ai tanti protagonisti dell’evento in Triennale Milano. Oltre 300 le persone in sala per non parlare delle centinaia di amici che ci hanno seguito con la diretta Facebook e che hanno interagito dai social

di Antonietta Nembri

Un compleanno, ma non solo. Un momento di riflessione, di incontro e di elaborazione di pensiero. E non poteva essere diversamente “The Next 25” la Festa dei 25 anni di VITA che si è tenuta il 25 novembre in Triennale Milano, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e in collaborazione con il Gruppo Unipol.

Un pomeriggio tutt’altro che celebrativo che ha richiamato amici vecchi e nuovi sul palco e in platea, con oltre 300 persone che hanno partecipato a un evento intenso, ricco di spunti, di idee, ma anche musica e suggestioni.

I primi a salire sul palco sono stati il professor Stefano Zamagni, Augusto Dell’Erba, presidente di Federcasse e Pierluigi Stefanini presidente del Gruppo Unipol che hanno animato il tavolo dedicato a: “Finanza – quali leve per il bene di tutti” vedendola quindi quale strumento per far sì che da un obsoleto modello bipolare (Stato – Mercato) si possa passare realmente al modello tripolare (Stato – Mercato- Comunità / Terzo settore).

E poi i primi cittadini di Milano e Bergamo, Beppe Sala e Giorgio Gori che con Elena Granata, docente di urbanistica al Politecnico di Milano, e l’architetto Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano sono stati protagonisti del tavolo “Città nuovi modelli per il futuro” portando l’esempio di come proprio le città più che gli Stati siano oggi in grado di interpretate i cambiamenti in corso.

L’ultimo tavolo moderato da Dario Di Vico ha visto invece protagoniste realtà – come ha ricordato il fondatore di VITA, Riccardo Bonacina lanciando il talk – nate nel 1994 e che avevano «una visione della società», valido allora, oggi e domani. Sul palco: il direttore di VITA Stefano Arduini; Anna Fasano (Banca Etica), Claudia Fiaschi (Forum del Terzo Settore), Rossella Miccio (Emergency), Alberto Sinigallia (Fondazione Progetto Arca).

Un evento che ha guardato al futuro e lo ha fatto anche con l’aiuto di due giovanissimi rapper, Black Stain e Fil, due diciottenni di origine il primo marocchine il secondo moldave che grazie a Music Innovation Hub e 232 Aps hanno cantato le loro esperienze di vita – nate tra la periferia e il carcere Beccaria – e la loro speranza nel domani.

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Le immagini sono di ©Stefano Pedrelli


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