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Solidarietà & Volontariato

Chi sono i vincitori dei Premi di Volontariato Focsiv

A vincere il riconoscimento Giampaolo Longhi volontario internazionale, responsabile Etiopia per la Comunità Volontari per il Mondo, e German Graciano Posso, volontario dal Sud colombiano della Comunità di Pace di Operazione Colomba

di Redazione

German Graciano Posso, 37 anni, è il vincitore del Premio Volontario dal SudFOCSIV 2019. Nato nel villaggio Porvenir del Corregimiento de San Josè de Apartadò, nella Regione di Antioquia nella parte occidentale della Colombia, studia nella scuola del villaggio fino all’età di 9 anni circa per poi dedicarsi al lavoro nei campi assieme al papà e ai fratelli.

Nel 1997, con l’aggravarsi dell’insicurezza causata dalla guerra civile, un gruppo di circa 500 contadini decisedi fondare la Comunità di Pacedi San Josè de Apartadò, che si dichiarò da subito neutrale rispetto al conflitto armato interno.German è un agricoltore, padre di tre figli, come tutti coloro che fanno parte della Comunità della pace, ha un mulo e un cavallo, alcuni bufali ed alcune vacche. Nel 1999 German Graciano assieme alla famiglia è costretto all’ennesimo sfollamento forzato da San Josè de Apartadò per le minacce di morte ed incursioni dei gruppi armati nel villaggio Porvenir. Nonostante abbia visto 13 dei suoi familiari, tra i quali suo padre e 2 suoi fratelli, uccisi nel corso degli anni dai diversi gruppi armati che si contendono il territorio, German decise di scegliere il cammino della non violenza entrando a far parte nel 1999 della Comunità di Pace. Nel 2013 viene eletto come rappresentante legale della Comunità di Pace, continuando ad occuparsi della difesa della vita e del territorio nel quale vive e dove da più di 10 è presente Operazione Colomba – Corpo Nonviolento di Pace dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Da tre anni ormai si sposta solamente se accompagnato dai gruppi di scorta civile internazionale, German ha, infatti, rifiutato la scorta armata che lo Stato colombiano gli ha messo a disposizione, perché accettarla avrebbe violato uno dei principi fondanti della Comunità: non portare armi. Ha, anche, rifiutato l’offerta di vivere per alcuni periodi all’estero, dopo aver ricevuto continue minacce di morte fermo nella convinzione che la resistenza pacifica, contro la guerra e i grandi interessi economici per il territorio nel quale vive, deve essere attuata sul posto e non altrove. La Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario, celebra quest’anno la 26° edizione del Premio del Volontariato Internazionale, promosso dal 1994 in occasione della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, che ricorre il 5 dicembre. Il premio è il riconoscimento che FOCSIV dedica a quanti si contraddistinguono nell’impegno contro ogni forma di povertà ed esclusione e per l’affermazione della dignità e dei diritti di ogni donna e uomo, dimostrando così sostegno costante a favore delle popolazioni dei Sud del mondo.

Tema del Premio 2019 è il Volontariato come esperienza di valore, che non va intesa solo come momento di formazione individuale per una cittadinanza attiva e consapevole. Al contrario, il volontario deve essere recepito come l'attore principale nel processo di acquisizione, da parte della propria comunità e di quella che lo ospita, di una maggiore consapevolezza, alla quale siamo tutti chiamati per rispondere, a partire dai propri territori, con l'impegno e con azioni concrete e responsabili ai cambiamenti climatici, ai cambiamenti sociali, alle migrazioni, in un'ottica che ha come finalità ultima il rendere il mondo più sostenibile per tutti.

​Il premio Volontario Internazionale FOCSIV 2019 va invece al 32enne Giampaolo Longhi. Nato a Foggia, scout dall’età di 11 anni della Federazione Scout d’Europa. Dopo la laurea e un’esperienza di erasmus ha iniziato a lavorare come finacial project manager in una società pugliese di gestione e governance del Distretto Tecnologico Agroalimentare. Approda nel ruolo di finacial manager, a Bologna alla Cooperativa Sociale Camelot, che si occupa dei servizi alla persona tra i quali quelli rivolti all’integrazione dei migranti e di mediazione sociale e inclusione lavorativa.

In particolare, Giampaolo segue il Progetto SPRAR(Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) eFAMI(Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione) volto a garantire un’accoglienza integrata della persona migrantecon il sostentamento, il monitoraggio dello stato di salute con l’inserimento nei protocolli di screening sanitari, l’assistenza e la tutela legale, i corsi di lingua italiana, la mediazione interculturale, le attività socializzanti, le azioni di formazione e di supporto lavorativo.

La sua esperienza bolognese a fianco ai migranti fa nascere in lui il desiderio di conoscere e mettere a frutto le proprie conoscenze. Rivolge, quindi, lo sguardo alla cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale; Risponde ad una richiesta del CVM – Comunità Volontari per il Mondoche inizialmente cercava un responsabile amministrativo per i progetti di cooperazione allo sviluppo in Etiopia, e gli viene affidato il ruolo di coordinatore di tutto il team di oltre 50 persone come responsabile Paese dell’ONG marchigiana.

Da quasi due anni è in Etiopia come responsabile progetti CVM.


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