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Dopo 6mila km, Marco Togni chiude il suo giro d’Italia per Aism

Ha viaggiato per 259 giorni, percorrendo 6mila km, in 18 regioni italiane. Ha incontrato sindaci e assessori di 200 comuni e 55 sezioni Aism sulle 98 esistenti in Italia. Non ha la sclerosi multipla ma ne ha fatto la sua causa. Marco Togni, volontario AISM, torna a Genova

di Redazione

Ha viaggiato per 259 giorni, percorrendo 6mila km, in 18 regioni italiane. Ha incontrato sindaci e assessori di 200 comuni e 55 sezioni Aism sulle 98 esistenti in Italia. Non ha la sclerosi multipla ma ne ha fatto la sua causa. Ha camminato da solo, con qualunque tempo, accompagnato solo da uno zaino e dalla Carta dei Diritti delle persone con SM, chiedendo di essere ricevuto dalle autorità locali, nei comuni che ha incontrato, per parlare loro di SM, di inclusione, di diritti. Marco Togni – ingegnere, 37 anni – torna oggi a Genova, la città da cui il 17 marzo partì il suo giro d’Italia: ha dedicato un anno della propria vita a tutte quelle persone che non possono più muoversi. Ad aspettarlo presso la sezione genovese di AISM (via Alizeri 3b) ci saranno il presidente nazionale di AISM, Francesco Vacca, il vice sindaco di Genova, Stefano Balleari insieme a cui aveva percorso i primi passi del suo viaggio, la presidente della sezione provinciale AISM di Genova Enza Costa, la presidente del coordinamento regionale Liguria AISM Patrizia Aytano, tutti i volontari e la cittadinanza.

«Ho scelto di fare questo viaggio perché credo nella libertà. È un diritto fondamentale e indispensabile di tutti: so che abbattere “certe” barriere e “certi” muri è difficilissimo. È difficile far capire cosa sia la sclerosi multipla, benché sia una malattia tanto vicina a ciascuno di noi, dato che una persona ogni due conosce qualcuno che ha la SM. Si può sconfiggere questa malattia anche informando, sensibilizzando, educando… non si può solo sperare che il futuro sia migliore. Sono un ingegnere, un uomo determinato, che crede che se ognuno di noi mettesse a disposizione degli altri anche una piccola parte dei propri talenti, vivremmo tutti in un mondo migliore», dice Togni.

Sono più di 200 i comuni italiani che hanno ricevuto Marco e condiviso la Carta dei Diritti delle persone con SM. «Sono i grandi sconosciuti come Marco a fare la differenza, almeno nella mia esperienza. Sono quelli che si impegnano in prima persona a far sì che le cose cambino, che le cose e la vita vadano avanti, anche quando qualcosa – che si chiama sclerosi multipla – entra nella tua vita. Sono persone così a ricordarci e farci capire che possiamo essere più forti, più determinati, più grandi della nostra malattia», dichiara Francesco Vacca, presidente nazionale di AISM, «perché noi, persone con SM, non siamo la nostra malattia, siamo persone e siamo un esercito di ottimisti. Lo stiamo cambiando davvero il mondo».

#osky4aism ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Genova. L’evento, molto social, è stato raccontato da Marco stesso attraverso storie su Instagram e Facebook sul profilo #osky4aism. L’iniziativa è legata a Trenta Ore per la Vita.