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Komboleo: il gioco da tavolo nato dai bambini che vivono nella baraccopoli

A Nairobi, nello slum di Dagoretti, vive un gruppo di amici che ha ideato “Komboleo”, nuovo gioco da tavolo cooperativo, una parola swahili che significa “salvare per cambiare”. Per poter aiutare il componente del gruppo in pericolo, i personaggi affronteranno le sfide che gli si presenteranno con carte “abilità”, che includono il lavaggio corretto delle mani, una corretta dieta, le giuste vaccinazioni e tante altre consapevolezze che i bambini hanno appreso e utilizzato come strumenti per affrontare più adeguatamente, e con speranza e coraggio, la loro vita

di Redazione

A Nairobi, nello slum di Dagoretti, vive un gruppo di amici. Un giorno il gruppo si accorge che uno di loro è andato in cerca di avventure nella foresta e il gruppo di amici vuole partire per andarlo a cercare.” È così che i bambini coinvolti nell’ideazione di “Komboleo” hanno deciso di introdurre la storia che darà inizio all’avventura su cui è basato il gioco. “Komboleo” è una parola swahili che significa “salvare per cambiare”, ed è proprio questo il nome del nuovo gioco da tavolo cooperativo, realizzato in collaborazione con i ragazzi del Children Village di Dagoretti, per il progetto OUT OF THE STREET, finalizzato al recupero dei ragazzi di strada, dei bambini e degli adolescenti vulnerabili.

Il gioco comprende 8 personaggi; questi sono stati definiti e disegnati dai bambini, suddivisi in gruppi variegati di età miste, e sono stati delineati in base alle paure, alle abilità, ai punti di forza e alle debolezze dei loro ideatori. Grazie a questo percorso i bambini hanno avuto la possibilità di rendersi protagonisti, di confrontarsi, di crescere, di conoscere meglio gli altri e contemporaneamente di scoprire loro stessi. C’è stato, infatti, chi ha condiviso il sogno di diventare giornalista e chi dottore, chi la paura del buio e chi la propria permalosità, chi l’amore per la musica e chi per il teatro… caratteristiche che ora appartengono ai personaggi di “Komboleo”: Imani, Tumaini, Keri, Shalom, Eston, John, James e Toti.

A differenza dei più comuni giochi da tavolo, “Komboleo” non contrappone un giocatore all’altro, ma i vari partecipanti collaborano per vincere. In questo sta la grande originalità di questo gioco: non viene favorita la competizione individuale ma la cooperazione di gruppo. I giocatori si identificano in 8 personaggi con caratteristiche diverse, ma con un obiettivo comune: trovare e riportare a casa il componente del gruppo in pericolo. Se ci riusciranno, tutti avranno vinto. Se non ci riusciranno, la sconfitta sarà comune, così come il desiderio di provarci ancora.

Komboleo” vuole dimostrare che condividere uno scopo comune e un senso di collettività, e riuscire a collaborare insieme, valorizzando le doti di ogni componente della comunità, è il modo migliore di affrontare e superare difficoltà quotidiane. Tra queste, per alcuni bambini, ci sono la diarrea, la malaria e gli animali selvatici.

Per questo è stato essenziale, per gli esperti coinvolti nella creazione di “Komboleo”, giocare insieme ai bambini, introducendoli a diversi giochi da tavolo, per far sì che questi bambini diventassero i protagonisti del gioco, per capire cosa li diverte e cosa li annoia, cosa li spinge a collaborare e cosa a cozzare, quali le abilità e quali le debolezze comuni. 34 ragazzi e bambini hanno affrontato queste giornate di svago insieme alla formatrice ed esperta di Table Games Stefania Cane, accompagnata da Roberta Bernocco, responsabile del progetto in Italia, tre educatori e un disegnatore.

Per poter aiutare il componente del gruppo in pericolo, i personaggi affronteranno le sfide che gli si presenteranno con carte “abilità”, che includono il lavaggio corretto delle mani, una corretta dieta, le giuste vaccinazioni e tante altre consapevolezze che, i bambini, con il supporto di Amref Health Africa, hanno appreso e utilizzato come strumenti per affrontare più adeguatamente, e con speranza e coraggio, la loro vita.

Il gioco è stato ideato dai ragazzi e lo staff del progetto OUT OF THE STREET, realizzato da Stefania Cane, Roberta Bernocco, Viviana Mattacchioni e Chiara Natalini. Le illustrazioni, realizzate sulla base di un progetto iniziale prodotto dai bambini e dai ragazzi di Dagoretti, sono state portate a termine dagli allievi di Simone Rea, della Scuola Romana del Fumetto. Il progetto OUT OF THE STREET, inoltre, è stato finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

“Komboleo” potrà essere utilizzato dagli alunni di varie scuole, sia in Kenya che in Italia, in quanto uno strumento semplice ma efficace per stimolare lo sviluppo di competenze quali la collaborazione, il rispetto di un regolamento scritto, la creatività, la strategia e tante altre abilità utili durante la fase di crescita di un bambino.