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Menù stellato in mensa per i 60 anni di Osf

Fondata nel 1959 da fra Cecilio per celebrare la ricorrenza, venerdì 20 dicembre, Opera San Francesco ha pensato a una giornata che coinvolga utenti, volontari e donatori: pasti speciali per chi frequenta le mense e una Messa celebrata dall’arcivescovo di Milano, Monsignor Delpini alla presenza del sindaco Sala

di Antonietta Nembri

C’è un filo rosso che lega il 20 dicembre del 1959, giorno dell’inaugurazione ufficiale della mensa dei poveri di Opera San Francesco, al 20 dicembre 2019: la centralità degli ultimi. Nella Milano di fine anni Cinquanta, al termine della cerimonia di inaugurazione fra Cecilio, il fondatore di Osf aprì la mensa servendo il pranzo a oltre 300 bisognosi. Del resto erano proprio loro i destinatari dell'opera. Domani, venerdì 20 dicembre, a conclusione di un anno costellato di iniziative per celebrare un così importante anniversario al centro di tutto saranno ancora una volta gli utenti di Opera San Francesco ai quali sarà offerto un pranzo e una cena speciali, come da desiderio del presidente di Opera San Francesco, fra Marcello Longhi.

Gli uomini e le donne, infatti, che domani si recheranno in mensa infatti non troveranno il consueto menù del venerdì ma piatti pensati e realizzati da grandi nomi della scena gastronomica, cuochi premiati con due stelle Michelin. A pranzo, infatti, sarà Philippe Lévéillé, stimato chef del ristorante Miramonti l’Altro, francese da tempo in Italia, a cucinare pasta “calamarata”, guancia di vitello con purè e tiramisù.
Mentre a cena sarà il turno de Il Luogo di Aimo e Nadia i cui chef bistellati Alessandro Negrini e Fabio Pisani prepareranno lasagna di pasta fresca alle verdure, stufato di manzo del Parco del Ticino con polenta integrale bio, zuccotto con salsa al mascarpone e gocce di cioccolato. Lo stesso menù che presenteranno a pranzo nell’altra Mensa di Osf, quella sita in piazzale Velasquez. Perché in questi 60 anni Opera San Francesco è cresciuta, insieme con i bisogni di quanti vivono ai margini della metropoli. Tutto cominciò sei decenni fa con l’inaugurazione della Mensa dei Poveri e, ancora oggi, lì dove si consumano i pasti in piena tradizione francescana, si trova ancora il cuore pulsante di Opera San Francesco. Questi pasti, condivisi dagli ospiti, dal presidente e da alcuni dei dipendenti di Osf, sono il simbolo di un impegno che continua nel tempo.

Nel pomeriggio ci si sposta poi nella Chiesa dei Frati Cappuccini di viale Piave 2, dove, alle ore 18, Monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, e Roberto Genuin, ministro generale dell’Ordine dei Frati Cappuccini, celebreranno una Messa solenne per il 60°.
Per l’occasione – si legge in una nota – sarà presente, salvo impedimenti dell’ultimo minuto, anche il sindaco Beppe Sala. Tutti i cittadini che lo desiderano sono invitati a partecipare per condividere questo importante anniversario.

Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo, accompagnato dal presidente di Osf e dal sindaco di Milano, visiterà la Mensa storica di corso Concordia dove ogni giorno circa 2.000 persone in difficoltà consumano un pasto caldo, e il Servizio Docce e Guardaroba che quotidianamente conta circa 220 ingressi.

«Ciò che desideriamo da sempre, ma ancor di più in questa ricorrenza, è far conoscere a quante più persone possibili le necessità dei tanti poveri che ancora vivono nelle nostre comunità, accanto a noi. Ogni iniziativa pensata quest’anno è nata a questo scopo», dichiara fra Marcello Longhi, presidente di Opera San Francesco. «Osf per chi soffre lavora da 60 anni con impegno e professionalità: ogni giorno infatti offriamo a chi è in difficoltà e si sente solo, non solo aiuto concreto, ma anche ascolto e conforto, basilari per riacquistare la dignità perduta. Ma non è mai abbastanza: occorre quindi migliorare i nostri servizi e per farlo serve il pensiero, il supporto e l’impegno di tutti, in prima persona, senza voltarsi dall’altra parte. Così il mio augurio per Osf non può che essere che in futuro continui a essere il luogo dove rinascono la dignità e la speranza».

Oggi, uomini, donne e famiglie, italiani e stranieri, grazie a Osf possono contare su due Mense; un Servizio Docce e Guardaroba che permette loro di lavarsi e avere degli abiti puliti; sul Poliambulatorio grazie al quale ricevono cure mediche e medicinali gratuitamente; sull’Area Sociale che offre supporto per la ricerca di lavoro, guida e assiste gli utenti che intendono riprendere in mano la propria vita professionale, sociale o hanno necessità di una sistemazione abitativa – attraverso il Progetto Housing First e Housing Sociale. Senza dimenticare il Centro Raccolta di via Vallazze, dove i cittadini possono consegnare le loro donazioni di indumenti o medicinali che andranno a beneficio dei poveri.

Ma per rendere possibile tutto questo l’associazione può contare su un gran numero di volontari: oltre 1000 – 220 dei quali medici – che permettono lo svolgimento di tutte le attività.