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Sovraindebitamento e azzardo: è importante che tutti conoscano gli strumenti di tutela

Il sociale si sta sempre più interrogando sugli strumenti di sostegno e aiuto ai giocatori e alle loro famiglie. Una serie di incontri, tenutisi alla Comunità del Giambellino, mostra come unendo competenze giuridiche e cliniche sia la strada vincente

di Redazione

I numeri dell’azzardo crescono. Fiumi di denaro distratti dall'economia reale, sottratti alla vita e al territorio. Per l'anno 2019 che si sta per concludere parliamo di una cifra monstre di oltre 110 miliardi di euro. Se la paragoniamo alla spesa in sostanze stupefacenti, stimata in 15 miliardi e a quella alimentare che si attesta sui 140 miliardi, capiamo entità e proporzioni di un fenomeno che impatta duramente sulla salute e sui tassi di indebitamento e sovraindebitamento degli italiani.

Proprio su quest'ultimo aspetto/effetto dell'azzardo di massa si sono concentrati due corsi innovativi – i primi di una serie – sul tema del sovraindebitamento. Sono stati due, dicevamo, gli appuntamenti più recenti di formazione che si sono tenuti presso la Cooperativa Sociale Comunità del Giambellino (MI), il 10 e il 17 dicembre. Al centro degli incontri, le opportunità a cui il soggetto malato di azzardo può accedere ed il rapporto tra le varie forme di tutela che il nostro sistema offre ai soggetti fragili.

Perché è tanto importante, oggi, conoscere le procedure attivabili in caso di sovraindebitamento? L’avvocato Federica Silva, dello Studio Accolla e Associati, che da anni si occupa di ammistrazione di sostegno e ha organizzato il corso, ce lo spiega: «La materia dell’amministazione di sostegno richiede molto studio. Non ci si può improvvisare, non è una questione più pratica che giuridica, tutt’altro: una lente giuridica dà qualche molti strumenti in più».

Il sovraindebitamento, oggi, riguarda molte categorie fragili, non ultima i giocatori d’azzardo. «La sfida è diffondere una cultura della procedura di accesso per soggetti che, già di per sé, sono ultimi e soffrono di una asimmetria informativa: non conoscono gli strumenti come l’amministrazione di sostegno che li potrebbero aiutare ad uscire dalla crisi o, quanto meno, ad arginarla dal punto di vista economico». Ma la sfida è soprattutto per i professionisti. Spiega ancora l’avvocato Silva: «è importante attenzionare certi soggetti fragili, in particolare i giocatori, sull’amministrazione di sostegno. Bisogna affiancarli nella gestione del loro patrimonio con un'attenzione particolare alla loro fragilità, che è doppia: indebitati e dipendenti».

Oggi i giocatori intercettati dal sistema sono pochi, c’è un sommerso enorme. Spiega Federica Silva: «serve che il professionista, soprattutto se fa l’amministratore di sostegno, stia attento, capisca se chi ha davanti è una persona indebitata da gioco d’azzardo. Si tratta di una situazione al limite, dove la persona potrebbe aver bisogno di aiuto non solo per il passato, ma per il futuro». Il tutto per uscire da alcuni paradossi. Per esempio, un ammistratore di sostegno concorda con i beneficiari una certa liquidità, ma non è tenuto a sapere cosa faranno quella liquidità. «È giusto così, ma nel caso dei giocatori c’è un problema. E ci si può accorgere in anticipo, da alcuni indizi e da alcune spie che gli amministratori di sostegno devono iniziare a cogliere fin dall’inizio, magari attenzionando i servizi».

Il giocatore patologico o in via di diventarlo (anche in assenza di diagnosi, infatti, i giocatori accumulano debiti esponendosi all'usura) è quasi sempre sovraindebitato e, certamente, spiega l'avvocato Silva, non è in grado di gestire con consapevolezza il suo patrimonio. Per questo «è fondamentale che lo stesso sia adeguatamente assistito o affiancato nella gestione dell’ambito sia clinico che patrimoniale della sua vita e riteniamo utile aver promosso questo progetto pilota che vuole essere l’inizio di un cammino utile per il soggetto ludopatico, per il suo contesto familiare e più in generale per la comunità in cui vive».

Nel primo appuntamento, Federica Silva ha illustrato quali sono gli strumenti di tutela del giocatore patologico. Strumenti che l’ordinamento giuridico italiano offre, ma vanno compresi a fondo i requisiti e le attività di un amministratore di sostegno e la procedura attivabili in caso di sovraindebitamento.

Nel secondo incontro, quello del 17 dicembre, sono trattate le patologie ed il trattamento del malato con l’intervento dello psichiatra Attilio Giuliani e dell'avvocato Valeria Saronni. Due appuntamenti che hanno aperto una via e dimostrato come il sociale possa muoversi, tra clinica e giuridico, per affrontare un tema complesso come quello dell'azzardo e del sovraindebitamento dei giocatori.


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