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Haiti 10 anni dopo il terremoto

Il 12 gennaio ricorre il decimo anniversario dal terremoto in Haiti. Migliaia di famiglie vivono ancora nelle baraccopoli e soffrono la fame. L’Ospedale NPH Saint Damien, aperto dalla fondazione, è ancora oggi l'unico pediatrico sull’Isola e assiste 80.000 bambini l’anno

di Redazione

Il 12 gennaio 2010 il terremoto distrusse Haiti con 230.000 morti, 300.000 feriti, 1 milione di sfollati. La Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus con Padre Rick Frechette, medico in prima linea, da 32 anni guida di NPH Haiti e della Fondazione Saint Luc, lancia un appello in aiuto ai bambini di questo poverissimo paese che necessitano ancora oggi enormemente di acqua e cibo, cure mediche, un tetto, la possibilità di frequentare la scuola.

In Haiti 1 bambino su 4 non va a scuola, ogni ora muoiono 2 bambini per malnutrizione e malattie curabili, il 70% delle persone non ha lavoro. Dopo il terremoto, l’isola è stata colpita anche da devastanti uragani e dal colera. L’inflazione inarrestabile, l’aumento del costo della vita, la difficoltà nel reperire cibo, acqua, carburante, generano ciclicamente violenze, disordini e rivolte contro il governo rendendo ancora più difficile a migliaia di bambini andare a scuola e milioni di persone rischiano letteralmente di morire di fame.

NPH – Nuestros Pequenos Hermanos, l’organizzazione umanitaria rappresentata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava, è presente in Haiti dal 1987 e insieme alla Fondazione Saint Luc, che riunisce i ragazzi cresciuti nella Casa NPH sull’isola, dà lavoro a 1600 haitiani portando ogni giorno cure mediche, istruzione, cibo e acqua, speranza per il futuro a migliaia di bambini e le loro famiglie.

Nel 2010 l’Ospedale pediatrico NPH Saint Damien fu centro dei soccorsi internazionali, base della Protezione Civile e della Marina Militare Italiana, dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco, portando assistenza a oltre 10.000 feriti in due settimane. Ancora oggi il Saint Damien è l’unico ospedale pediatrico sull’isola e assiste 80.000 bambini l’anno.

«Sono passati 10 anni dal terremoto, mi sembra ieri», dice Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione. «L’Ospedale Saint Damien rimane l’unico ospedale pediatrico dell’isola e dal terremoto ad oggi è passato da 20.000 a oltre 80.000 piccoli pazienti all’anno: il lavoro è quadruplicato ma non gli aiuti che, spenti i riflettori del terremoto, sono progressivamente diminuiti. A tutti gli italiani che sono già stati al nostro fianco chiedo di non dimenticare i bambini di Haiti che hanno bisogno di noi. Tutto ciò che voi avete donato ha fatto la differenza in Haiti e grazie al nostro lavoro in prima linea si è tramutato in progetti e persone aiutate. Continuate ad aiutarci per tenere aperte a tutti i bambini le porte del St. Damien. E per salvare miglia ai di bambini dall’emergenza fame in atto».

Nell’emergenza terremoto NPH Haiti con il sostegno dalla Fondazione Francesca Rava ha apportato soccorso a 1 milione di persone. La Fondazione non ha abbandonato Haiti. Il lavoro è continuato senza sosta in questi ultimi 10 anni per portare aiuto immediato e empowerment per il lungo periodo, con la formazione professionale e progetti autosostenibili. Sono stati aperti nuovi reparti all’ospedale Saint Damien (maternità, neonatologia, chirurgia pediatrica), sono stati formati decine di medici, infermieri, chirurghi pediatrici; costruite 10 nuove scuole; è stato aperto il primo centro per il tumore al seno in Haiti; ricostruite 250 casette nelle baraccopoli; 2 nuove Case per i bambini orfani e abbandonati, due centri per bambini e adulti disabili e un centro materno infantile; a Francisville – città dei mestieri sono stati avviati pastificio, laboratorio di carpenteria, allevamenti di pesci e polli, impianti per la produzione di gas medicali; 100 ragazzi sono sostenuti all’università e oltre 7000 bambini delle Case NPH e delle scuole di strada sono sostenuti tramite l’adozione a distanza.

Ogni giorno, 6 giorni alla settimana Padre Rick e il suo team distribuiscono 90.000 litri d’acqua con autocisterne e tonnellate di cibo (come pasta, pane prodotti a Francisville città dei mestieri) nelle baraccopoli di Citè Soleil dove vivono 400.000 persone tra baracche e discariche di immondizia.