Politica & Istituzioni

Togliete quel virus dalla legge finanziaria

Nel capitolo della lotta all’evasione il legislatore ha dedicato un capitoletto ad una invenzione brillante: la lotteria degli scontrini! Gli italiani potranno partecipare ad una nuova lotteria di Stato! Grave che lo Stato premi per il principale comportamento speculativo della società liquida: puntare ad una vita fatta di rendita, senza stress relazionali, senza lavoro

di Angelo Moretti

L’architetto Antoni Gaudì, impegnato in architetture costosissime finalizzate alla rigenerazione spirituale di Barcellona, soleva ripetere che per capire come sia fatta una persona devi vedere come spende i suoi soldi.

Dopo decenni di lessici tecnici incomprensibili e distanti, “il popolo” ( dai grillini, ai jilet jaunes, ai “primagliitaliani”, alle sardine) sembra aver costretto il legislatore a parlar chiaro, a parlare della quotidianità. Anche la finanziaria deve poter essere espressa in un post o in un tweet. Il dibattito attorno agli arzigogoli degli strumenti finanziari, come i crediti swap, o su sistemi incomprensibili di progressività fiscale, che erano chiari ad una parte infinitesimale dei cittadini, oggi viene soppiantato da quello sull’IVA sugli assorbenti compostabili , scesa dal 22 al 5%, sulla pensione minima, anche sociale, non inferiore ai 780 euro, il salario minimo garantito, 9,00 euro l’ora , il “bonus figlio” chiaro ed intellegibile: 400,00 euro al mese per servizi indispensabili come baby sitter ed asilo nido.

Insomma oggi il popolo come Gaudì vuol comprendere il suo governo capendo dove vanno i soldi, parlare di tasse e di manovra di bilancio non è più un affare dei tecnici ma un affare di popolo.

Scorrendo i capitoli più interessanti della nostra manovra 2020, è notevole come anche il legislatore italiano provi in tanti modi a barcamenarsi nell’equilibrismo di un buon padre di famiglia postmoderno, che da una parte sa che deve incrementare le entrate in casa (riducendo l’evasione) e dall’altra cerca di condurre i suoi cittadini alla ragionevolezza di comportamenti più “giusti” anche se più dispendiosi , premiando alcune scelte, come ad esempio il sostegno ai comportamenti plastic free, la natalità ed il versamento corretto delle tasse.

Insomma è un bel momento per parlare di tasse, perché si torna a parlare di persone concrete e non di banche, perché le tasse diventano intellegibili ed è a tutti chiaro che per non fare la fine dell’Australia o degli oceani ingolfati dalla plastica anche una legge finanziaria non può essere un semplice dare-avere, ma deve avere una direzione di senso e le leggi finanziarie europee hanno la direzione della riduzione dell’inquinamento.

Bene. Ma c’è uno scivolone (anche più di uno in verità) che rischia di far cadere ogni intento positivo e che è così pacchiano e marcato da essere prova della grande ingenuità con cui questo padre postmoderno dovrebbe distribuire i premi alle virtù. Nel capitolo della lotta all’evasione il legislatore ha dedicato un capitoletto ad una invenzione brillante: la lotteria degli scontrini! Gli italiani potranno partecipare ad una nuova lotteria di Stato! Se conservano gli scontrini (e quindi se li fanno fare e li pretendono dai commercianti e fornitori vari) potranno poi sperare di vincere premi da decine di migliaia di euro, addirittura una volta l’anno anche un milione di euro. Pare di sentire l’eco di Edoardo De Filippo “nu milione!”, il vecchietto che partecipa alle conversazioni di famiglia solo quando sente pronunciare la fatidica cifra dei sogni, che ripete come un mantra.

Dunque una manovra di 24 miliardi di euro incentiva il bravo cittadino a pagare le tasse appoggiandosi su uno dei vizi più devastanti del terzo millennio, l’ossessione per le lotterie. L’ammontare delle giocate del 2018 vale quattro finanziarie, oltre 100 miliardi. Come accadde già per la ricostruzione di L’Aquila, quando il lotto doveva sostenere con una parte degli introiti le spese post terremoto (cosa che poi si è dimostrata non veritiera), ora addirittura si punta ad abbattere una parte di evasione facendo leva al vizio del gioco degli italiani.

Perché questo scivolone può ammazzare tutto lo spirito della legge? Perché mentre il legislatore distribuisce premi fiscali ai comportamenti ecologici distribuisce anche premi per il principale comportamento speculativo della società liquida: puntare ad una vita fatta di rendita, senza stress relazionali, senza lavoro.

Il difetto più grande del turbocapitalismo è proprio questa leva diabolica: la società non si costruisce sulla coesione e sul lavoro, ma sulla fortuna e sulla rendita. I 20 più fortunati del pianeta detengono la ricchezza di 3 miliardi e seicento milioni di persone (non capitava neanche al tempo degli imperatori una tale disparità), e la fortuna stessa è il principale contenuto della pubblicità che ogni buon pop-up ci propina: dimagrire mangiando, guadagnare senza lavorare, cercare donne disponibili con un click.

Ora anche richiedere uno scontrino alla cassa sarà un modo per perseguire questa patologia: non conta cosa ci faccio con il denaro, non conta come si costruiscono le ricchezze condivise sui territori, importante è tentare perché io possa arricchirmi in solitudine con una sola botta di fortuna, esentasse per giunta. Affidare la lotta alla evasione ad un’ossessione patologica, ad un disturbo dei comportamenti economici, non è come dare un farmaco curativo in cui vi sono anche degli imprescindibili effetti collaterali, è come prescrivere un virus perché abbia anche dei benefici collaterali, nella speranza che sul corpo sociale fatto fuori dal virus possa fiorire un piccolo frutto commestibile.

Se la finanziaria deve essere spiegata in un tweet, espungete categoricamente la lotteria degli scontrini e parlate di lavoro, di coesione sociale, di salvaguardia dei territori, di futuro dell’integrazione dei popoli. Altrimenti sarà quel virus ad ingoiare anche questa finanziaria, saranno ancora i comportamenti predatori a papparsi la ricchezza prodotta, con buona pace dei comportamenti ecologici.


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