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Reddito di Cittadinanza e l’eredità del ReI, una ricerca

Il RdC, che sta già sostenendo oltre 2,5 milioni di persone, fatica ad attivare le politiche per l’inclusione. L’Alleanza contro la povertà propone di ripartire dall’eredità del Reddito di Inclusione, che offre alcune soluzioni. Il monitoraggio realizzato sulla prima misura di contrasto alla povertà sarà presentato il 29 gennaio a Roma nel corso di un incontro

di Redazione

Il Reddito di Cittadinanza (RdC) raggiunge oltre 1 milione di nuclei familiari (dati Inps), pari a più di 2,5 milioni di persone che si trovano in situazioni di disagio economico. Permangono alcune criticità: la componente “passiva” della misura, monetaria, necessita di correttivi per essere più equa ed equilibrata (specialmente verso minori e stranieri, le categorie più penalizzate dalla normativa); le politiche di inclusione sono ancora al palo.

L'attività di ricerca sul Reddito di Inclusione (ReI) condotta dall’Alleanza contro la Povertà, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, che ha portato alla pubblicazione di “Il Reddito di Inclusione (ReI). Un bilancio – Il monitoraggio della prima misura nazionale di contrasto alla povertà” (Maggioli Editore), è un utile strumento per contribuire alla definizione delle azioni da intraprendere. Con questo volume l’Alleanza si propone di non disperdere gli apprendimenti sul contrasto alla povertà emersi a livello locale grazie al ReI e di promuovere un dibattito basato su dati empirici raccolti a livello nazionale.
La ricerca quanti-qualitativa contiene un quadro di insieme basato sui dati ed un focus su dodici casi studio, evidenziando dinamiche preziose che restituiscono il ruolo degli attori sociali a livello locale.

Emergono con chiarezza tre aspetti particolarmente interessanti del ReI:

  • seppur con significative differenze territoriali e a fronte di risorse molto più esigue – poco più di 2 miliardi di euro rispetto agli 8 miliardi previsti per il 2020 dal RdC – in 15 mesi ha raggiunto il 28% dei nuclei in povertà assoluta che vivono nel Paese, che non erano in molti casi noti ai Servizi sociali;
  • ha dato un impulso senza precedenti alla costruzione di reti territoriali da parte degli Ambiti: il 78% degli accordi e delle collaborazioni strette con i Centri per l’impiego sono in decorrenza dall’introduzione del SIA o del ReI e potrebbero rappresentare un valido punto di partenza per la parte attiva del RdC relativa ai Patti per il lavoro;
  • ha permesso una intensa attività di progettazione da parte dei Servizi sociali dei Comuni, che sono stati in grado di attivare percorsi personalizzati per il 68% dei beneficiari coinvolti.

Si tratta di evidenze, tra le tante presenti nel volume, che secondo l’Alleanza possono rappresentare una eredità preziosa per il Reddito di Cittadinanza e, più in generale, per tutte le future politiche pubbliche anti-povertà.

I contenuti della ricerca saranno presentati mercoledì 29 gennaio alle ore 15, durante l’incontro che si svolgerà a Roma presso la sede di Acri (via del Corso, 267). All’evento parteciperanno Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo, Cristiano Gori, professore di Politica Sociale all'Università di Trento e responsabile scientifico della ricerca, Roberto Rossini, portavoce dell’Alleanza contro la povertà e Presidente di Acli, e Raffaele Tangorra, Segretario Generale del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

In apertura foto di Sara Vaccari / PIxabay


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