Sostenibilità sociale e ambientale

Così a scuola la ciclicità della natura spiega l’economia circolare

Al via “A tutto legno”, progetto di educazione ambientale nelle scuole primarie che vuole coinvolgere le nuove generazioni sui temi della circular economy e della sostenibilità partendo dalla conoscenza del legno e del suo ciclo vitale. A promuoverlo Rilegno, il consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno

di Redazione

Sono 58 le classi di 15 scuole primarie di Bologna le prime aule in cui ha preso il via “A tutto legno”, il progetto di educazione ambientale promosso da Rilegno, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno. L’iniziativa, che parte da Bologna per toccare poi altre città italiane, vuole avvicinare i ragazzi fin dalle elementari (classi 3°,4°,5°) a temi importanti come quelli della sostenibilità e dell’economia circolare, passando attraverso la scoperta del legno, materiale naturale e sostenibile per eccellenza, che accompagna da sempre la vita dell’uomo.
Sono previsti due incontri per ogni classe della durata di 2 ore ciascuno condotti da formatori esperti. Con metodologie attive e partecipate, sarà introdotto il concetto di economia circolare, come base di un nuovo approccio innovativo verso la sostenibilità. Per fare toccare con mano ai bambini le infinite possibilità del legno, sarà dato ampio spazio alla creatività grazie ad attività laboratoriali, che porteranno alla realizzazione di elaborati personali o di classe partendo proprio dalla manipolazione di prodotti derivanti dalla lavorazione e trasformazione degli imballaggi in legno.

«Con questa iniziativa che parte oggi da Bologna», ha dichiarato Nicola Semeraro, presidente di Rilegno, «vogliamo promuovere tra i ragazzi la conoscenza del legno e del suo ciclo vitale, dal bosco alla filiera del recupero e riciclo, per coinvolgerli sui temi ambientali. Le giovani generazioni rappresentano, infatti, una risorsa fondamentale per vincere le sfide cruciali dello sviluppo sostenibile e della lotta al cambiamento climatico diventate sempre più urgenti. E per lasciare un segno tangibile vogliamo donare ad ogni bambino una piccola quercia da piantare. Più alberi, e più legno, contribuiranno a salvare il pianeta e a rendere le città più vivibili per le future generazioni».

Il riciclo del legno in Italia – si legge in una nota – è un esempio concreto e virtuoso di economia circolare gestito dal Consorzio Rilegno su tutto il territorio nazionale. Grazie a un sistema che coinvolge aziende, Comuni e cittadini, gli imballaggi in legno rientrano nel ciclo produttivo un numero infinito di volte con indubbi vantaggi ambientali, economici e occupazionali.
Un sistema articolato che ogni anno consente di raccogliere e avviare a riciclo quasi 2 milioni di tonnellate di legno che diventano al 95% pannello truciolare, vera linfa vitale per l’industria del legno, e per il restante altri prodotti come pallet block, blocchi di legno cemento per l’edilizia, pasta di legno destinata alle cartiere e compost.

In poco più di 20 anni il riciclo del legno ha creato una “nuova” economia che ha prodotto risultati importanti sia in termini ambientali, sia per la capacità di creare sviluppo e occupazione, e che si pone all’avanguardia in Europa con una percentuale del 63% nel riciclo degli imballaggi, ben oltre il target fissato dall’Unione Europea al 30% per il 2030. Una recente ricerca del Politecnico di Milano ha stimato che questo sistema genera un impatto economico di circa 1,4 miliardi di euro, 6mila posti di lavoro e soprattutto un "risparmio" nel consumo di CO2 pari a quasi un milione di tonnellate.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA