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Quando i valori generano valore

La Lega del Filo d'Oro con le sue attività nel 2018 ha generato valore sociale per 38 milioni di euro. Significa che per ogni euro investito, ne tornano alla società 1,20. Tutti i dati nella seconda edizione dell'analisi SROI. Annunciata l'apertura di due nuove sedi, a Novara e Pisa

di Sara De Carli

Per ogni euro investito, alla società ne restituisce 1,20 in termini di valore sociale generato. È questa la cifra che misura l’impatto sociale generato della Lega del Filo d’Oro, secondo la nuova analisi SROI presentata oggi presso il Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Milano.

L’indagine, intitolata “La valutazione economica degli impatti sociali della Lega del Filo d’Oro: l’estensione dei confini dell’analisi SROI” è stata condotta da Clodia Vurro, professore di economia e gestione delle imprese e da Stefano Romito, assegnista di ricerca dell’Università di Milano, in collaborazione con VITA SpA. In riferimento al triennio 2016–2018, è stato misurato il valore sociale creato dall’Associazione nei territori di Osimo (AN), Lesmo (MB) e Molfetta (BA), con un’estensione del perimetro d’indagine rispetto alla prima edizione pilota realizzata sulla sola sede di Osimo nel 2017 sul triennio 2014-2016. La fotografia ora scattata racconta di un valore sociale generato dalla Lega del Filo d’Oro pari a oltre 38 milioni di euro annui (passando da 36.822.003,67 nel 2016, a 38.077.096,87 nel 2018). Il 75% di esso rappresenta un incremento di valore per gli stakeholder, mentre concentrandosi sulla sola quota di valore sociale generato per utenti e famiglie, il 65% del valore creato rappresenta un costo evitato. Nel complesso, grazie alla Lega del Filo d’Oro, gli stakeholder risparmiano 9,3 milioni di euro all’anno, principalmente come migliore capacità di allocazione delle risorse per la cura e la riabilitazione e come costo evitato della qualificazione professionale per i dipendenti.

«Siamo consapevoli che gli standard che caratterizzano il nostro servizio comportano l’utilizzo di molte risorse», ha detto Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro, «basti pensare al fatto che ogni persona che seguiamo ha come minimo due, più verosimilmente 2,5 operatori dedicati. Questi costi molto elevati sono coperti in gran parte dalla da raccolta fondi. La nostra esigenza da tempo di conseguenza è quella di riuscire non solo a raccontare ciò che facciamo, ma anche a misurarne la restituzione a livello economico, pur nella consapevolezza che per molti versi il valore di ciò che facciamo non è misurabile… penso al sorriso di una mamma o alla soddisfazione per una persona sordocieca di poter comunicare con gli altri. In questo percorso siamo stati facilitati dal fatto di avere da tanto tempo molti dati quantitativi di quello che stavamo facendo, grazie a un controllo di gestione importante che era già patrimonio dell’Ente. La metodologia del social return on investment (SROI) è per noi l’occasione di ripercorrere, ancora una volta, i passi che compiamo e continuare ad operare consapevoli della misura del cambiamento che ci impegniamo a generare. Questo lavoro certamente ci ha permesso di coinvolgere maggiormente l’utenza, le famiglie, i volontari e il personale, portando una maggior consapevolezza del valore che la Lega del Filo d’Oro esprime attraverso i propri servizi. È un percorso che ci aiuta a crescere».

Il valore generato per le famiglie

Chi incontra la Lega del Filo d’Oro percepisce molto forte la differenza tra il “prima” e il “dopo” questo incontro, che “cambia la vita” della persona sordocieca o plurimonorata psicosensoriale ma anche di tutta la sua famiglia: il 71% delle famiglie ritiene di aver rafforzato la capacità di prendersi cura del proprio familiare, l’80% ha più fiducia nelle sue capacità, il 76% ha rafforzato la sensazione di essere utile al benessere del proprio caro. Il 43% ritiene che l’incontro con la Lega del Filo d’Oro abbia contribuito a consentire la ripresa dell’attività lavorativa e il 79% delle famiglie ha visto un aumento della propria partecipazione sociale, riprendendo alcune attività ricreative piuttosto che concedendosi un viaggio o una vacanza. Il valore sociale creato dalla Lega del Filo d’Oro per utenti e famiglie vale quasi 11,7 milioni di euro sui 38 milioni complessivamente generati (anno 2018) e si declina principalmente come aumento delle capacità di gestione di una disabilità tanto complessa (prevalentemente in termini di profilo della spesa da fronteggiare per la disabilità, che vale il 50% circa), di miglioramento del benessere psicologico, di riduzione dell’isolamento. Il nuovo lavoro integra il monitoraggio e la raccolta di dati sulle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, permettendo di differenziare gli impatti su utenti e famiglie in funzione del tipo di servizio che essi ricevono dall’Ente: attività diagnostica, trattamento residenziale, trattamenti in regime diurno, attività dei Servizi Territoriali. Il valore sociale generato – benché sia avvertito da subito dalle famiglie – cresce al crescere dell’intensità del trattamento: dai 10.593 euro per chi fa una valutazione al Centro Diagnostico si sale ai 32.509 euro per gli utenti in trattamento “estensivo” ossia come ospiti a tempo pieno dei Centri residenziali o come fruitori del servizi della “Lega” in trattamento diurno.

Il valore generato per il territorio

Gli utenti e le famiglie, che sono il fulcro dell’intervento della Lega del Filo d’Oro, non sono però gli unici beneficiari. L’analisi SROI, infatti, dimostra come il territorio in cui l’Ente opera tragga beneficio dell’esistenza dell’Associazione: beneficio che si concretizza sia in termini di indotto generato sia di investimenti diretti nell’economia locale. Proprio guardando al territorio, emerge che l’impatto della “Lega”, ovvero il valore aggiunto generato per le attività produttive e commerciali, equivale a oltre 24 milioni di euro annui. A livello nazionale, gli investimenti territoriali hanno consentito di mantenere o creare 153 posti di lavoro in media, all’anno.

Il valore generato per dipendenti e volontari

Altri 2 milioni di euro di valore sociale sono stati creati sul fronte della formazione del personale e dei volontari altamente specializzati, che operano anche nelle scuole e nei servizi del territorio. Dipendenti e volontari ottengono dalla Lega del Filo d’Oro molte occasioni di crescita professionale, il che li porta ad acquisire competenze che difficilmente si potrebbero sviluppare altrove. La formazione e l’aggiornamento professionale, forniti sia ai dipendenti che ai tirocinanti e volontari, sono considerati leve imprescindibili per la condivisione delle conoscenze e la ricerca di soluzioni innovative ed efficaci per rispondere alle disabilità complesse. Nel 2018, l’Associazione ha erogato 1.625 giornate di formazione, in media 2,5 per ogni dipendente.

All’evento di presentazione dell’analisi SROI hanno preso parte anche Mario Benassi, professore di economia e gestione delle imprese dell’Università Statale di Milano e Elio Borgonovi, professore di economia delle aziende e delle ammnistrazioni pubbliche in Bocconi. Proprio il prof Borgonovi ha definito la Lega del Filo d’Oro, con una metafora presa dal ciclismo, un "passista-veloce": «Oggi ci sono tante persone che corrono veloci, ma non sanno nè da dove vengono nè dove vanno. Qui no. Qui si sa da dove si viene e dove si va. Al centro c’è la persona e la volontà di dare risposta ai bisogni reali di persone che sono escluse dai circuiti “normali” dell’economia e della società. Qui si dimostra che i valori non sono contrapposti al valore economico, anzi, che proprio partendo dai valori si è generato valore. La Lega del Filo d'Oro sfata anche un altro “mantra” del management, cioè che “non si può migliorare ciò che non si può misurare”. Qui si è fatto l’inverso. Prima si è migliorato, perché c’era un bisogno. E adesso che abbiamo migliorato, ci misuriamo. Il valore economico può essere misurato perché è già stato ottenuto ed è un valore condiviso e distribuito, non c’è nessuno che estrae valore e se ne appropria».

Copia cartacea dell’analisi SROI può essere chiesta scrivendo alla segreteria di presidenza della Lega del Filo d’Oro, all’indirizzo email: sg@legadelfilodoro.it. Nel corso della mattinata, la Lega del Filo d’Oro ha annunciato anche l’apertura imminente di due nuove sedi territoriali, a Novara e a Pisa. Salgono così a 10 le regioni d’Italia in cui la Lega del Filo d’Oro è presente.