Famiglia & Minori

Don Ruggero Fabris parroco di Airuno disobbedirà al vescovo

Don Ruggero ha deciso che i suoi parrocchiani potranno continuare a prendere parte alla messa feriale durante la quale farà recitare preghiere attinenti con il momento di particolare difficoltà. Del resto, ha spiegato contattato telefonicamente, la presenza alle Messe è sempre dello stesso gruppo ristretto di persone, per lo più anziani che non escono dal paese

di Redazione

Terrà chiuso l'oratorio ma non la chiesa perchè nel momento più difficile e pericoloso il popolo deve ritrovarsi assieme, pregare e sentirsi unito e non abbandonato a se stesso.

Don Ruggero Fabris parroco di Airuno ha inviato una lettera in cui all'arcivescovo Mario Delpini e al vicario mons. Maurizio Rolla ha annunciato la sua "disobbedienza" rispetto alla prescrizione di sospendere tutte le celebrazioni eucaristiche comunitarie fino a contrordine. Sulla scia un po' di quello che fecero San Carlo durante la peste e il cardinale Ildefonso Schuster negli anni della guerra, don Ruggero ha deciso che i suoi parrocchiani potranno continuare a prendere parte alla messa feriale durante la quale farà recitare preghiere attinenti con il momento di particolare difficoltà. Del resto, ha spiegato contattato telefonicamente, la presenza alle Messe è sempre dello stesso gruppo ristretto di persone, per lo più anziani che non escono dal paese. Ad Airuno, quindi, la Santa Messa continuerà ad essere celebrata chiaramente fino a quando le eventuali misure di carattere generale non diventeranno ancora più restrittive. In quel caso, ha fatto sapere il sacerdote, si allineerà.


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