Cooperazione & Relazioni internazionali

Il primo contagio europeo di Coronavirus? È tedesco

Nel mondo la responsabilità del contagio è stato addossato all'Italia. Ieri la CNN ha mandato in onda una cartina che mette al centro dell'infezione, suggerendo che proprio da qui si sia propagata. Ma se è noto che il Covid19 sia nato in Cina, tutti sono convinti che sia entrato in Europa attraverso il nostro Paese. Invece il primo contagio, da cui discendono quelli lombardi e veneti, viene da un uomo bavarese

di Lorenzo Maria Alvaro

Italia untrice d'Europa. È questo la narrazione, implicita o esplicita, che si è imposta a livelo internazionale. Così tanto che anche la CNN l'ha avallata con una cartina che mostra il nostro Paese come epicentro del Coronavirus.

Se sul fatto che ad essere il luogo di nascita dell'epidemia sia la Cina in Europa tutti sembrano convinti che il contagio sia stato portato e poi propagato dagli italiani.

Secondo una mappa genetica pubblicata sul sito Netxstrain, che ricostruisce una sorta di albero genealogico del virus, invece il primo caso europeo di Covid19 sarebbe un uomo di 33 anni, tedesco di Monaco.

Come hanno fatto a ricostruire la catena dei contagi?
Grazie alla disponibilità di dati aperti e di un meraviglioso servizio di analisi online delle sequenze di oltre 100 isolati di SARS-CoV-2, oggi possiamo provare a rispondere ad alcune domande.

Ma quando è arrivato il virus in Lombardia?
Enrico Bucci di cattiviscienziati.com scrive che «la risposta l’abbiamo grazie ad una idea dell’ottimo Roberto Labanti. In database, abbiamo la sequenza del virus del primo paziente italiano identificato, il 38enne di Codogno. Questa sequenza è molto simile ad una serie di altre sequenze, isolate su soggetti infetti in giro per il mondo. La loro similitudine può essere rappresentata in un albero filogenetico, come fareste per i vostri parenti: più simili sono due virus, più vicini sono nell’albero, più recentemente si sono separati tra loro. L’albero ricavato da Nextstrain è questo».

«Possiamo guardare alla base dell’albero», continua, «scopriamo che tutti questi virus sono originati da un comune antenato non più tardi di metà gennaio; inoltre, si sono separati dal virus che ha infettato un paziente tedesco (colui che ha portato il virus in Baviera) intorno al 9 gennaio. Ne ricaviamo che un virus preso anche da un tedesco in Germania, è arrivato in Italia non più tardi della metà di gennaio ed in Lombardia ha continuato a mutare (dando origine alle “terminazioni” dell’albero che vedete sopra)».

Anche in Germania arrivano conferme
La teoria di cattiviscienziati.it è avvalorata da una lettera di medici tedeschi pubblicata sul New England Journal of Medicine del 5 marzo. L'uomo ha manifestato sintomi respiratori e febbre alta il 24 gennaio. I sintomi sono migliorati e il 27 gennaio è tornato al lavoro. Il 20 e il 21 gennaio aveva partecipato a un meeting in cui era presente una collega di Shanghai, che è rimasta in Germania dal 19 al 22 gennaio senza accusare alcun disturbo, ma risultata positiva al suo ritorno in Cina. Nei quattro giorni seguenti sono risultati positivi anche molti dipendenti della stessa azienda tedesca. Il caso era diventato celebre a fine gennaio come esempio della capacità del coronavirus di trasmettersi anche in assenza di sintomi.

Sebbene la sede dell'azienda fosse stata chiusa dopo la comparsa dei primi casi, i ricercatori ritengono che il focolaio di Monaco possa essere collegato a una buona parte dell'epidemia in Europa, compresa l'Italia.


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