Cooperazione & Relazioni internazionali

Associazione Neuroblastoma: «Se si fermano le donazioni si ferma anche la ricerca»

La denuncia arriva dall'associazione che si occupa di bambini malati di neuroblastoma. Un tumore raro che si presenta nell'infanzia. Con la diffusione del Coronavirus la campagna di raccolta fondi per Pasqua ha registrato un -80% nella distribuzione delle uova solidali. «Questa campagna», dicono dall'associazione, «rappresenta quasi il 50 % dei fondi raccolti e destinati ogni anno alla ricerca scientifica. Il rischio sarà non poter ottemperare agli impegni presi con i progetti di ricerca che rischiano di “perdere un anno”»

di Redazione

Mai come in questi giorni di veloce diffusione del coronavirus, è evidente il ruolo fondamentale della Ricerca nella nostra vita: per studiare la malattia, trovare farmaci adeguati e soprattutto per aiutarci a guarire. Mentre l’attenzione del mondo si concentra sulla pandemia, le altre malattie, tra cui il Neuroblastoma, però non si fermano. La Campagna di Pasqua rappresenta per l’Associazione Neuroblastoma quasi il 50 % dei fondi raccolti e destinati ogni anno alla ricerca scientifica su questa grave patologia dell’infanzia.

Di Neuroblastoma si ammalano ogni anno circa 140 bambini e stanno continuando ad ammalarsi, anche ora che la nostra attenzione è rivolta perlopiù altrove. All’inizio dell’epidemia tendevamo a pensare “tanto si ammalano solo gli altri”, e poi ci siamo resi conto che potremmo ammalarci tutti, nessuno escluso; allo stesso modo, purtroppo, i bambini che si ammalano non sono solo una realtà lontana ma potrebbero essere anche i ‘nostri’, bambini che conosciamo e non solo un numero da 1 a 140. Per l’Associazione oggi più che mai è fondamentale mandare avanti la ricerca: i bambini ammalati, sotto terapia e immunodepressi, oggi sono ancora più in pericolo di vita.

La campagna di Pasqua “Cerco un Uovo Amico!” è gravemente compromessa: le richieste arrivate attestano una diminuzione dell’80 % della distribuzione delle uova solidali; i volontari non possono muoversi e hanno grosse difficoltà nel distribuire nelle proprie reti di conoscenza le uova che hanno a disposizione; le piazze sono interdette e pertanto le due giornate previste in esterno non sono realizzabili. Gli stand in azienda o presso attività commerciali sono saltati per lo stesso motivo.

Il rischio sarà non poter ottemperare agli impegni presi con i progetti di ricerca che rischiano di “perdere un anno” a discapito dei tanti progressi a oggi ottenuti. Uno per tutti: la lungo sopravvivenza dei nostri bambini che oggi possono sperare di vivere ben oltre i quattro anni dalla fine delle cure, periodo che con i nuovi protocolli e le nuove terapie confidiamo di allungare ulteriormente.

È fondamentale che i bambini ammalati di Neuroblastoma non vengano dimenticati proprio ora. L'associazione ricorda che le Uova di Pasqua che ogni bambino vorrà sulla propria tavola vengono consegnate a domicilio e quindi in totale sicurezza.

Le richieste possono essere fatte online sul sito www.noicimettiamo.org, oppure per telefono allo 010 6018938 o via mail a pasqua@neuroblastoma.org.


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