Media, Arte, Cultura

Coronavirus, l’informazione sociale non ha prezzo: VITA magazine gratis per tutti

In questo momento l’informazione sociale e civile costituisce un bene comune imprescindibile, che va messo alla portata di ognuno. In questo quadro anche VITA deve assumere una nuova responsabilità nei confronti del proprio pubblico. Il numero di aprile del mensile sarà dunque scaricabile gratuitamente dal sito a partire da mercoledì 25 marzo. Ecco cosa vi troverete dentro

di Redazione

Il Coronovirus ha fatto esplodere la consapevolezza che il mondo interconnesso in cui viviamo è un “mondo fuori controllo”, per utilizzare un’espressione di Ulrich Beck. La percezione ormai diffusa è che ci troviamo di fronte a rischi che non possono essere limitati dal punto di vista spaziale, temporale o sociale. La grammatica della politica si sta dimostrando obsoleta e inefficace. Non solo: nella società del rischio parte del dilemma è che anche le risposte degli esperti hanno perso la loro capacità di fornire certezze. Quale può essere dunque l’argine? Una società civile organizzata e informata che non si limiti a rivendicare, ma che torni a sapersi “fare carico” e ad includere chi oggi ne è escluso.

Dal 21 febbraio, giorno in cui l’epidemia si è manifestata in Italia abbiamo acquisito una nuova coscienza collettiva. Come scrive su VITA Pietro Piro, abbiamo compreso di aver bisogno prima di tutto di donne e di uomini di buona volontà che siano disponibili a lavorare per il bene comune superando l’egoismo e la logica del tornaconto personale. Mai come oggi il Paese ha preso piena coscienza di come l’impegno della comunità della cura, degli operatori sociali e civici, a partire dai medici di prima linea, sia l’elemento fondante del nostro stare insieme. Anche nell’immaginario collettivo, l’emergenza ha reso evidente quasi a tutti che senza le pratiche di chi si prende cura dei più fragili e senza la fiducia necessaria ad ogni tipo di relazione, anche economica, la vita di tutti sarebbe assai più complicata e a rischio.

Tale nuova consapevolezza è testimoniata dai numeri straordinari che sta registrando il nostro sito con un abbondante raddoppio del numero di utenti. Il racconto delle istanze del mondo del Terzo settore, delle iniziative solidali della società civile, dell’impatto che l’epidemia sta avendo sulle aree più fragili della nostra comunità e delle tantissime esperienze di innovazione sociale generate nell’epoca del coronavirus stanno conquistando un numero sempre maggiore di pubblico. Siamo convinti che fare informazione e soprattutto fare questo tipo di informazione generi conoscenza, coscienza, scambio e connessioni che sono la base della ricostruzione del nostro tessuto sociale. In questo momento l’informazione sociale e civile costituisce un bene comune imprescindibile, che va messo alla portata di tutti. Di fronte a questo quadro anche VITA deve assumere una nuova responsabilità nei confronti del proprio pubblico.

Il primo passo lo facciamo subito, altri ne seguiranno: VITA HA DECISO DI RENDERE GRATUITO IL NUMERO DI APRILE DEL MENSILE (nella foto la copertina).

Il numero sarà scaricabile dal nostro sito, a partire dal 25 marzo e avrà una veste grafica pensata ad hoc. Abbiamo affidato l’editoriale al professor Stefano Zamagni. Il primo capitolo, curato da Marco Dotti, sarà dedicato alla sfida che il coronavirus ha lanciato alla comunità della cura. Nel secondo invece racconteremo alcune delle risposte più innovative che il nostro mondo ha saputo “inventarsi” e implementare per rispondere all’esplosione dei bisogni sociali emersi in queste settimana. Nel terzo capitolo infine abbiamo chiesto a una squadra di osservatori privilegiati di ragionare su come alcune parole chiave del nostro vivere sociale stanno cambiando significato. Qualche nome? Alessandra Smerilli, Alberto Pellai, Stefano Granata, Sergio Gatti, Silvano Petrosino, Paolo Venturi, Flavianio Zandonai, Giovanna Melandri, Elena Granata, Aldo Bonomi, Luca De Biase, Antonio Gaudioso e altri ancora.


Post Scriptum: per tutta la durata dell’epidemia, continueremo ad aggiornare vita.it lavorando a pieno regime, sette giorni su sette, nella completa osservanza delle norme prescritte dalla legge, per dare il nostro contributo a diffondere la nostra informazione sull’emergenza in corso. Per questo consentitemi di ringraziare pubblicamente una redazione e un gruppo di lavoro che nelle difficoltà, ancora una volta, sta confermando un senso di responsabilità e una qualità davvero notevoli.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA