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In Sicilia la Prossimità che non si ferma

Un viaggio per spiegare come i centri siciliani stanno continuando a dare sostegno ad oltre 2000 persone seguite in Sicilia: "Essere presenti, anche se con modalità diverse, è un atto d'amore". Al via la raccolta fondi

di Redazione

Ai tempi del Covid-19, quelli in cui l’isolamento sociale è l’unica strada che sembra poter contenere e sconfiggere il virus, la Prossimità si è trovata davanti a un bivio, spegnersi o rafforzarsi e rigenerarsi. Fondazione Ebbene e i Centri di Prossimità hanno scelto di proseguire e dove possibile rafforzare le attività perché da questo tempo di isolamento non nascano ulteriori ferite.

Certo, l’obbligo delle distanze ha imposto di riorganizzare anche il pensiero di prossimità, specie in Sicilia dove – lontani dalle zone rosse – tutto proseguiva fino allo stop dello scorso 9 marzo quando il DPCM ha riunito tutta l’Italia sotto una stessa emergenza. E quindi, d’improvviso, tutto andava rivisto e riorganizzato, senza consapevolezza, senza alcune preparazione ma con una certezza, se l’assistenza domiciliare si fermava, le mense chiudevano e gli help center boccheggiavano, era il momento di creare una rete di prossimità capace di stare accanto, anche a un metro di distanza.

I Centri Siciliani hanno risposto in maniera diversa, partendo da ciò che era per loro indispensabile per mantenere la loro Prossimità. Ancora un viaggio per spiegare come i Centri Siciliani hanno continuato la prossimità per le oltre 2000 persone seguite in Sicilia. Come? Con regole diverse e quindi contatti telefonici sempre più serrati, porte aperte su appuntamento, tutto questo perché la Prossimità può andare a domicilio, viaggiare sul web e la notte sta su strada.

Ecco cosa stanno affrontando questo momento difficile i centri di prossimità in Sicilia:

Mosaico: Oltre all’Accoglienza e all’ascolto quotidiano Mosaico a Catania ha attivato un servizio di sostegno alimentare a domicilio, utile a chi al supermercato fa fatica ad andare non solo in tempo di Covid, consegnando i pacchi a casa. A volte insieme al pacco capita di dover portare un farmaco perché la farmacia più vicina è oberata di ordini e il tempo, in molto casi, è determinate, specie se questo permette si vedere, seppur a distanza, una famiglia. L’attività più intensa è quella che oggi il centro Mosaico insieme a Sol.Co. fa con l’unità di strada. Questo servizio, che in un tempo in cui #restareacasa è una prescrizione ha un grande valore, perché significa aggiungere ulteriore significato all’azione già messa in campo. L’equipe che sta in strada oltre alla sua ordinaria attività di assistenza ai senza fissa dimora sta provvedendo alla distribuzione di DPI quali mascherine, igienizzante per le mani, materiale informativo sul Covid-19.

Vengono distribuiti beni di prima necessità come alimenti, acqua, vestiario facendo ancora di più rete con le realtà sociali presenti sul territorio. Per svolgere in modo efficace ed efficiente queste attività l’unità di strada è presente sia con turni giornalieri, sia con turni serali – festivi inclusi. Inoltre, il tentativo è quello di accompagnare le persone, nella logica di un processo complessivo, verso soluzioni abitative di Transizione che Ebbene mette a disposizione.

Inoltre Fondazione Ebbene e Consorzio Sol.Co. hanno scelto di donare ai bambini che già vivono una condizione di fragilità socio-economica dei tablet che possono essere utilizzati per la didattica on-line. Qualora un'Organizzazione no profit fosse a conoscenza di una particolare necessità può indicare alla singola famiglia di prendere contatto con il Centro di Prossimità Mosaico. I tablet veengono distribuiti fino ad esaurimento delle scorte.

H&S: Oltre all’Accoglienza e all’ascolto quotidiano Health&Senectus a Lentini ha avviato un servizio di assistenza psicologica con colloqui telefonici. Uno spazio particolare è dedicato ai bambini che insieme alle loro famiglie frequentano normalmente il centro. Per loro le educatrici in video-Skype raccontano ai bambini le storie con l'apporto di "Nati per Leggere".

Istituto Walden: Il Centro che opera nella provincia di Agrigento effettua consegne a domicilio di farmaci e generi alimentari contattando le aziende del territorio e costituito una lista con i numeri di telefono. Questa lista viene costantemente aggiornata con le altre aziende che man mano aderiscono. È stata creata un’equipe di professionisti (psicologi, pedagogisti, assistenti sociali) per fornire supporto e sostegno telefonico. È stata creata una pagina Facebook che pubblica i numeri di telefono delle aziende per le consegne a domicilio e i contatti dei professionisti che risponderanno a telefono, pagina che sarà costantemente aggiornata con post e dati. Il Centro di Prossimità insieme alle Misericordie si è fatto inoltre promotore di un tavolo tecnico di coordinamento delle attività socio assistenziali in emergenza coronavirus. La scelta è stata quella di applicare la metodologia del servizio di rete e, garantendo tutte le procedure di prevenzione previste dal dpcm, effettuare la domiciliarità degli interventi in modo strutturato e concreto con turni quotidiani delle consegne e anche l'accompagnamento a visite mediche ritenute urgenti. Durante queste giornate di emergenza, gli operatori del centro di prossimità sono diventati referenti dei medici di famiglia per accogliere le richieste delle persone a rischio solitudine.

Metaeuropa e Isola Iblea nel Ragusano continuano a monitorare l’attività delle famiglie seguite. L’azione informativa, quella fatta delle prescrizioni corrette e non della fakenews è l’elemento indispensabile insieme a un lavoro fatti per sostenere le famiglie nella gestione di una quotidianità che ha perso suoi ritmi dove, specie i più piccoli, devono acquisire nuovi punti di riferimento.

Apriti Cuore a Palermo prosegue l’accompagnamento delle famiglie ma il lavoro più inteso è nella “Casa di Aldo”, ancora una volta chi non ha una casa lì trova riparo. I pasti, l’informazione, i presidi per non contrarre il covid, tutto in frontiera sa di prossimità e non può fermarsi.

«Nel rispetto delle misure e indicazioni emanate correttamente dal Governo – spiega Edoardo Barbarossa, Presidente di Fondazione Ebbene – i nostri Centri di Prossimità stanno continuando a stare accanto alle famiglie che normalmente seguiamo e se è il caso allargare la platea anche a un metro di distanza. Ѐ importante, specie in questo periodo di isolamento complessivo, rimettere al centro il valore della relazione con l’altro per sconfiggere la paura e affrontare con responsabilità e fiducia il momento di difficoltà che vive il nostro Paese».

Essere presenti è un atto d'amore che va oltre, e Fondazione Ebbene con i suoi centri di Prossimità vuole aprire uno spiraglio di condivisione e assistenza. Un lavoro collettivo che richiede uno sforzo organizzativo ed economico non indifferente, per questo Fondazione Ebbene ha lanciato la raccolta fondi La Prossimità non si ferma, sostienila disponibile su Facebook e sul sito ufficiale di Ebbene.