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Stai pensando a un affido o all’adozione? Ci sono le “chat dell’accoglienza”

Per le coppie e le famiglie che volessero informarsi su percorsi di accoglienza quali l’affido famigliare o l’adozione internazionale, AiBi ha strutturato un’equipe dedicata per rispondere a distanza a qualsiasi richiesta di informazioni

di Redazione

«L’accoglienza non può fermarsi, continua online. In questi giorni di emergenza sanitaria per il nostro Paese e non solo, a tutti noi è richiesto di modificare aspetti della nostra quotidianità, ma anche il nostro modo di vedere e di pensare al futuro. Nello spirito di servizio che contraddistingue Ai.Bi., valorizzeremo al massimo le opportunità di incontro online e ci impegniamo a fornire servizi informativi e formativi ‘virtuali’ alle famiglie adottive, alle famiglie affidatarie, ai sostenitori a distanza, ai donatori e a quanti ci sostengono», dice Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini.

L’organizzazione ha lanciato la nuova campagna #accoglienzanonsiferma, con una pagina web dedicata, perché «non possiamo lasciare solo chi ha più bisogno». A Milano, Brescia e Cremona, tra le aree più colpite dal COVID19, Ai.Bi. ha case di accoglienza per minori e mamme con bambino: «lontani dai propri cari e chiusi tra le mura delle nostre case di accoglienza, gli adolescenti soli e i bambini, accolti insieme alle loro mamme, si sentono ancora più fragili e isolati. Ma i nostri operatori non si fermano». Non solo: «I nostri bambini in Congo, Kenya, Nigeria, Ghana, Marocco, Bolivia, Brasile e Ucraina, stanno lottando contro questo mostro invisibile da soli, senza un’adeguata assistenza medica e sanitaria e – per quelli che sono in un istituto – senza la carezza ed il conforto di papà e mamma. A Idlib, in Siria, una striscia di terra martoriata da ormai 10 anni di guerra, per un milione di sfollati e oltre 500mila bambini, il Covid19 potrebbe essere una catastrofe: il rischio che l’epidemia si diffonda rapidamente nei campi sovraffollati, in una regione in cui quasi tutti gli ospedali sono ridotti in macerie, è altissimo».


La nuova campagna pensa a tutti questi bambini: saranno acquistati presidi medico-sanitari per le comunità di accoglienza per minori, adolescenti e mamme in difficoltà nelle zone più colpite dal Covid19, presidi medico-sanitari per i campi profughi a Idlib, a nord ovest della Siria, e per gli orfanotrofi in Africa, Sud America e Est Europa e saranno realizzate campagne di prevenzione per bambini, famiglie e operatori; si provvederà al supporto psico-pedagogico a bambini, famiglie e adolescenti più vulnerabili in Italia e nei paesi colpiti in cui Amici dei Bambini opera.


Per le coppie e le famiglie che volessero informarsi su percorsi di accoglienza quali l’affido famigliare o l’adozione internazionale, è stata strutturata un’equipe dedicata per rispondere a distanza a qualsiasi richiesta di informazioni (è la campagna “#Iorestoacasa con Ai.Bi.”,). La partecipazione a tutti gli incontri di gruppo, di informazione e formazione, potrà avvenire in distance-learning: questo vale per il corso di pre-adozione “Primi passi“, come per il percorso di accompagnamento “L’incontro con l’adozione internazionale”. Anche “In affido con Ai.Bi.”, incontro gratuito di gruppo rivolto a persone e coppie che stanno muovendo i primi passi per conoscere la realtà dell’affido familiare si svolgerà a distanza. Le “Chat dell’accoglienza“ rispondono alle più varie necessità di informazione: su Skype dalle 10 alle 12, dal lunedì al venerdì, un operatore qualificato di Ai.Bi. risponde immediatamente su adozione internazionale, adozione a distanza e bomboniere solidali, mentre per l’affido famigliare sono stati infine predisposti degli appuntamenti specifici. Resta sempre attivo infine il Forum di Ai.Bi., dove gli esperti rispondono online alle domande attraverso delle discussioni create appositamente.

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