Education & Scuola

La stampa 3D, dalla scuola agli ospedali

Il gruppo Maker@Scuola di Indire sta stampando visori protettivi per i medici e gli infermieri impegnati nell’emergenza Covid-19

di Redazione

Venti visori protettivi per la Misericordia di Sesto Fiorentino (FI), trenta prototipi per l’Ospedale di Pistoia. Un contatto con la Cooperativa Humanitas di Prato e con l’Ospedale di Ponte a Niccheri per ulteriori forniture, per altri 50 pezzi da stampare nei prossimi giorni. Tutto stampato con la stampante 3D. I visori protettivi per i medici e gli infermieri impegnati nell’emergenza Covid-19 sono stampati da Indire, l’Istituto nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa, da un gruppo di ricercatori del progetto Maker@Scuola. «Tutto è partito dal contatto che il nostro gruppo di ricerca ha avuto all’interno di 3D Print Covid 19, un gruppo su Facebook che mette in comunicazione maker di varie parti d’Italia», spiega Lorenzo Guasti, ricercatore di Indire. «Noi ci inseriamo in un movimento nazionale per far fronte a una richiesta crescente di questi dispositivi da parte dei medici, che segnalano problemi di approvvigionamento legati all’emergenza. C’è un bisogno sempre maggiore di integrare le loro forniture con ulteriori dispositivi protettivi e ci stiamo muovendo in questo senso. Vogliamo solo dare un piccolo contributo basato sulle nostre competenze e sul lavoro che ogni giorno portiamo avanti nelle sperimentazioni didattiche a scuola e nell’ambito della ricerca scientifica. Lo spirito è quello dei maker: condividere conoscenza e mettersi a disposizione della comunità».

Il gruppo Maker@Scuola di Indire è impegnato nel monitoraggio delle esperienze in ambito educativo legate al movimento dei “Maker”, della didattica laboratoriale e dell’uso delle stampanti 3D nelle scuole. Il gruppo di ricerca è composto da Lorenzo Guasti, Luca Bassani, Alessandro Ferrini, Lorenzo Calistri e Gabriele Pieraccini.


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