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Il Coronavirus non deve fermare la ricerca, il sostegno di Avis

I volontari dell’Associazione Italiana contro Leucemie linfomi e mieloma non sono andati nelle piazze con le Uova di Pasqua Ail. Pronta la mobilitazione degli avisini. Giampiero Briola, presidente di Avis: «Una tradizione propria di tutti noi, come realtà del Terzo Settore non potevamo tirarci indietro». Sergio Amadori (Ail): «Un gesto importante di solidarietà in un momento così delicato per tutti i pazienti affetti da un tumore del sangue»

di Redazione

La solidarietà non si ferma, soprattutto nell’epoca del Coronavirus. Per questo motivo Avis nazionale – Associazione Volontari Italiani del Sangue ha voluto mobilitarsi per sostenere l’Ail – Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma in un periodo generalmente caratterizzato dalla vendita delle Uova di Pasqua AIL nelle piazze italiane.
Le restrizioni per contenere il contagio da Covid-19, però, costringono anche i volontari dell’Ail a rimanere a casa. Quindi Pasqua senza uova? Nemmeno per sogno. Consultando il sito ail.it, infatti, nella pagina dedicata alle sezioni provinciali, è possibile contattare la sede più vicina per verificare la possibilità di ordinare le Uova di Pasqua Ail, per contribuire attivamente al sostegno dei servizi per i pazienti affetti da un tumore del sangue.

Inoltre è possibile ordinare su shop.ail.it un Uovo Sospeso, un gesto di solidarietà per rendere "più dolce" la Pasqua di chi è più fragile. Come se fossimo in una grande piazza virtuale, infatti, si possono scegliere le Uova di Pasqua da donare e Ail le consegnerà a pazienti, medici e infermieri che stanno affrontando con tanto coraggio questa sfida nei reparti di ematologia di tutta Italia, ricevendo in cambio una simpatica sorpresa via e-mail.

Ed è quello che Avis nazionale ha chiesto di fare ai propri volontari e donatori: «Siamo lieti di poter sostenere l’Ail in una fase particolarmente complicata per l’intero Paese», dichiara il presidente, Gianpietro Briola. «Quella delle uova di Pasqua è una tradizione propria di tutti noi, così come le Stelle di Natale nel mese di dicembre. La ricerca, un tema su cui la nostra associazione è impegnata da sempre, non può e non deve fermarsi, soprattutto in un periodo storico così delicato. Per questo abbiamo chiesto ai nostri volontari e donatori di consultare il sito dell’Ail e verificare, contattando la sede più vicina alla propria abitazione, la disponibilità di ordinare e ricevere a casa le uova di Pasqua. Un gesto di unità e di collaborazione che come realtà del Terzo Settore non possiamo non compiere».

«Il sostegno e la vicinanza di Avis, in un momento così difficile e delicato per i pazienti affetti da un tumore del sangue, sono molto significativi per noi e ringrazio, a nome di tutta l’Ail, l’Associazione Volontari Italiani del Sangue», dichiara il professor Sergio Amadori, presidente Nazionale Ail. «Come ben sappiamo il sangue, che è fondamentale per la cura dei nostri pazienti, proviene dalla donazione volontaria e gratuita di migliaia di persone, patrimonio di civiltà e generosità che Avis custodisce e promuove. La missione comune delle nostre associazioni nel diffondere la cultura della donazione del sangue, ci fa sentire ancora più vicini, in questo periodo di emergenza sanitaria, e grati per questo prezioso aiuto che Avis offre a tutte le sezioni Ail sul territorio».