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Solidarietà & Volontariato

Piccoli lavori in casa? A Torino ci pensano i volontari

Nel capoluogo piemontese boom di disponibilità ad aiutare nelle associazioni che stanno prestando servizio nell’emergenza sanitaria. All’attività di orientamento pensa il Csv in collaborazione con il comune e la protezione civile. Tra le attività più insolite anche portare a passeggio i cani e fare compagnia al telefono

di Clara Capponi

Sono pronti a portare a passeggio i cani di chi è costretto a restare a casa, tenere compagnia alle persone sole con una telefonata o effettuare anche piccole riparazioni artigianali. Come già avvenuto in tantissime città italiane – ad esempio Padova e Parma – la voglia di impegnarsi non manca nemmeno a Torino, dove sono più di 500 i “potenziali volontari” che hanno dato la disponibilità al Csv locale per essere d’aiuto in questo periodo di emergenza sanitaria. Una media di 50 domande al giorno arrivate a 200 solo tra giovedì e venerdì scorso.

Già 70 volontari sono operativi nelle organizzazioni impegnate, sempre rispettando le norme di sicurezza, in servizi di utilità sociale. C’è chi aiuta la croce Verde in attività di protezione civile, chi collabora con la Fidas per incrementare la donazione di sangue, chi consegna spesa e farmaci agli anziani, chi sostiene le persone senza fissa dimora insieme ai gruppi di volontariato Vincenziano, chi offre assistenza psicologica al telefono alle tante persone che ne hanno bisogno.

Lo sportello di orientamento al volontariato del centro di servizio sta raccogliendo le disponibilità cercando di trovare quanto prima una collocazione nelle associazioni più adatte alle esigenze di chi sta offrendo il proprio aiuto. “È nei momenti di maggiore difficoltà che si vedono i veri valori delle persone – commenta il vicepresidente Stefano Lergo assicurando che “faremo quanto possibile per costruire una risposta efficace al loro slancio”.

Infatti, come sottolinea lo stesso Csv, visto il grande numero di adesioni e una fisiologica riduzione delle attività da parte delle stesse organizzazioni, “è possibile che il percorso non trovi compimento in tempi brevi per tutti”.

Una volta compilato il modulo online gli operatori del Csv, attivi in modalità smart working, provvederanno a contattare gli aspiranti volontari per un colloquio orientativo, cui seguirà l’accompagnamento nelle associazioni impegnate nell’emergenza Covid – 19. I volontari saranno infine inseriti in un data base condiviso con il comune di Torino e la protezione civile, che stanno collaborando con il Csv nel gestire le adesioni.


*Clara Capponi di CSV.net


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