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Attivismo civico & Terzo settore

Caro Giuseppe Conte ti scrivo: ecco la cosa che puoi fare subito per il Terzo settore

Anche nel “decreto liquidità”, è stato totalmente dimenticato il non profit che è ogni giorno in prima linea. Ma c'è una cosa che il Presidente del Consiglio può fare subitissimo, licenziare il Dpcm sul 5 per mille. Scrivigli per ricordarglelo. Leggi le istruzioni e attivati

di Redazione

Dopo un lungo consiglio dei ministri, il presidente del consiglio Giuseppe Conte insieme al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri hanno tenuto l'altra sera, una conferenza stampa in cui hanno presentato il “decreto liquidità” come un poderoso piano. Piano che però, una volta di più, ha dimenticato il Terzo settore che è ogni giorno in prima linea sul fronte socio sanitario.

Bisogna che presto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte metta d'accordo le sue parole con le sue azioni, perchè non si può affermare come ha fatto che il Terzo settore è "cuore pulsante della società", e poi umiliarlo in sede normativa. Dimenticandoselo!

Il terzo settore anche in questa emergenza è in prima linea in Italia e all'estero cercando di dare assistenza e continuità progettuali a favore dei più deboli, nonché sostegno alle strutture che stanno assistendo pazienti COVID-19. Il ruolo del terzo settore è fondamentale in questa fase ma lo sarà ancor di più nel post-emergenza, perché dovremo affrontare la ricostruzione di un tessuto sociale che avrà perso delle certezze, e che avrà bisogno di più sostegno e accompagnamento alla ripresa delle persone più deboli. Gli enti del terzo settore, oltre a interventi immediati, hanno bisogno di sostegno economico per non trovarsi poi loro stessi nella difficoltà di non poter continuare l'enorme lavoro sociale che costantemente fanno in collaborazione con tutte le istituzioni

C'è una cosa che dipende solo da Giuseppe Conte, quelllo di emanare il Dpcm previsto dal D.lgs. 3 luglio 2017 n. 111 “Disciplina dell'istituto del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a norma dell'articolo 9, comma 1, lettere c) e d), della legge 6 giugno 2016, n. 106” e attualmente presso la Presidenza del Consiglio, entro due settimane così da erogare ai beneficiari le risorse 5×1000 del 2018 e del 2019 entro giugno.

Per far vincere ogni dimenticanza e titubanza al Presidente del Consiglio scriviamogli. Copiate questo testo e inviategli una mail:

Oggetto: erogazione immediata del 5 per mille 2018 e 2019

Al professor Giuseppe Conte,
Presidente del Consiglio dei
Ministri

Dallo scoppio della pandemia di Coronavirus in Italia, il Terzo settore sta dimostrando di essere decisivo per la tenuta sociale del nostro Paese. Lei stesso in un messaggio alla Nazione lo ha definito “cuore pulsante della società”.

A causa della crisi economica e del crollo delle donazioni questo settore oggi però rischia di pagare un prezzo altissimo. La distruzione o anche solo la diminuzione del nostro capitale sociale sarebbe un vero disastro con conseguenze drammatiche per tutto il Paese.

Un primo passo immediato da fare è quello di dare via libera al Dpcm previsto dalla Riforma del Terzo settore pronto da mesi e in capo alla Presidenza del Consiglio che rivede la disciplina del 5 per mille e come previsto nella nuova norma, provvedere senza indugio all’erogazione entro giugno del 5 per mille 2018 e contestualmente di almeno il 50% dell’ammontare del 5 per mille 2019. Si tratta di risorse dovute e già a bilancio, per la cui attivazione basta solo una Sua firma. Non possiamo più aspettare.

Confidando in un suo riscontro positivo
Cordiali saluti
Firma


Il testo va inviato a questo indirizzo di posta elettronica certificata (riceve anche da casella non certificata): presidente@pec.governo.it


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