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Steni Di Piazza: il 25 aprile sia occasione per liberarci da tanti tabù sugli immigrati

L'appello degli accademici sulla necessità di regolarizzare gli immigrati ad oggi irregolari è importante, Regolarizzare vuol dire ristabilire la legalità, riducendo così i rischi di infiltrazione della criminalità, e recuperare risorse importanti per la comunità.

di Steni Di Piazza

L’appello sottoscritto da illustri accademici e da personalità della società civile, sulla necessità di regolarizzare gli immigrati ad oggi irregolari, mi conforta. Mi auguro che il 25 aprile possa rappresentare, da oggi in poi, anche una grande occasione per liberarci da tanti, troppi, tabù.

Come ho più volte detto in queste settimane, un’ordinato percorso di regolarizzazione può rappresentare una grande opportunità per il Paese. In primo luogo per un aspetto di sicurezza, anche sanitaria, e poi ragioni sociali ed economiche, che hanno a che fare, non solo con l’integrazione necessaria di tanti stranieri senza permesso di soggiorno presenti in Italia, ma anche e soprattutto con l’emersione di un lavoro nero che esiste e su cui, per troppo tempo, abbiamo fatto finta di niente.

Regolarizzare vuol dire ristabilire la legalità, riducendo così i rischi di infiltrazione della criminalità, e recuperare risorse importanti per la comunità. Non servono tifoserie, e non dobbiamo cadere nella trappola di chi strumentalmente, ancora una volta, parlerà di frontiere aperte.

Ridare dignità, sociale e lavorativa, a chi in questi anni è stato costretto a vivere nell’ombra, che oggi condivide con noi il dramma della pandemia e domani ci aiuterà a ricostruire l’Italia, deve essere un’obiettivo. Sono persone che, nella gran parte dei casi, hanno già avviato un percorso di integrazione,

*Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali


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