Education & Scuola

Contro il digital divide a Torino nasce “TuttiConnessi”

Quattro associazioni del territorio (Syx, Tékhné, Informatici senza Frontiere e MuPIn-Museo Piemontese dell’informatica), hanno creato una rete in risposta alla carenza degli apparati per la connessione. Partita la raccolta solidale di strumenti informatici da donare agli studenti

di Redazione

Con l’obiettivo di garantire la continuità alle attività di formazione in un momento di emergenza e allo stesso tempo consentire il distanziamento sociale necessario alla contingenza che stiamo vivendo la teledidattica si è dimostrata una risorsa strategica per le scuole. Tuttavia i “ma” sono tanti di fronte a questa virata tecnologica.
Per funzionare e affermarsi questo nuovo modello di “fare scuola”, infatti, non richiede solo di destreggiarsi tra piattaforme di e-learning, contenuti multimediali e inediti approcci didattici, ma anche e soprattutto ha bisogno di un requisito fondamentale, si potrebbe dire un "pre-requisito": gli strumenti informatici che rendano possibile l’accesso a questo “piano formativo”. Ed è qui che si iniziano a registrare i primi problemi.

Il confronto con gli insegnanti ha fatto emergere diverse criticità, prima tra tutte l’assenza di disponibilità di device tecnologici per un terzo delle famiglie italiane. Secondo una recente indagine Istat, infatti, sembra che circa il 14,3% delle famiglie con almeno un minore non possegga computer o tablet, e solo nel 22,2% delle famiglie ogni componente ha a disposizione un pc o tablet.

Nasce così il progetto “TuttiConnessi” che è in crescita ed espansione. Il suo obiettivo è quello di rispondere a un’esigenza emergenziale concreta del territorio piemontese, cercando di far fronte in modo incisivo al problema del digital divide e alle nuove sfide che il mondo dell’istruzione si troverà ad affrontare anche nei prossimi mesi.
Per offrire un supporto effettivo alla didattica l’obiettivo è di raccogliere da privati e aziende gli apparati informatici funzionanti ma non più utilizzabili e distribuirli agli studenti che ne abbiano necessità. I dispositivi saranno recuperati e sanificati da volontari, rigenerati e consegnati alle famiglie degli alunni che ne hanno fatto richiesta attraverso la mediazione di docenti ed educatori.

Questo progetto indipendente è nato dalla collaborazione tra quattro associazioni torinesi SYX, Tékhné, Informatici Senza Frontiere e MuPIN – Museo Piemontese dell'informatica: un team multidisciplinare, necessario per gestire una situazione complessa che implica, in una prima fase, l’offerta dell’accesso ad hardware indispensabili per la formazione online, e che richiederà, successivamente, lo sviluppo di nuove competenze e di modalità didattiche.
Collegandosi al sito tutticonnessi.it è possibile accedere alle diverse aree dedicate a chiunque fosse intenzionato a donare un dispositivo. Tutti possono sostenere il progetto attraverso la donazione di computer portatili, tablet o smartphone, di qualsiasi marca e tipologia, purché funzionanti e sufficientemente recenti. «Il modello proposto è inoltre scalabile e replicabile anche in altre città che si sono già interessate all’iniziativa, e che trovano sul sito le indicazioni relative ai processi e all’operatività», spiegano gli ideatori che concludono: «Questa emergenza insegna ad essere tutti solidali, quindi il presupposto affinchè la scuola prosegua con la sua missione formativa è che, grazie a una massiva adesione, si riesca anche a rendere #TuttiConnessi».


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