Welfare & Lavoro

Dalla regolarizzazione dei lavoratori stranieri almeno 2 miliardi nelle casse dello Stato

La Fondazione Leone Moressa ha calcolato che ogni lavoratore straniero regolarizzato porta nelle casse dello Stato tra i 2.800 e i 5.200 euro annui tra Irpef e contributi, la regolarizzazione di 500 mila lavoratori potrebbe valere tra 1,4 e 2,6 miliardi di euro, a cui si aggiungerebbero i contributi una tantum versati dal datore di lavoro (altri 250-500 milioni di euro)

di Redazione

L’emergenza coronavirus ha riportato d’attualità il tema della presenza di immigrati irregolari in Italia, oltre 600 mila secondo le stime. Secondo la Fondazione Leone Moressa, «i lavoratori regolari versano allo Stato i contributi assistenziali e previdenziali, a cui vanno aggiunte altre imposte, ovvero l’Irpef e le addizionali locali». Ma i ricercatori premettono anche che «i lavoratori stranieri in Italia trovano collocazione nelle professioni a bassa retribuzione e di conseguenza a bassa tassazione». Ciò detto, in base a una serie di calcoli, emerge come il “valore” pro-capite per le casse dello Stato di ogni straniero regolarizzato porta nelle casse dello Stato tra i 2.800 e i 5.200 euro annui tra Irpef e contributi, la regolarizzazione di 500 mila lavoratori potrebbe valere tra 1,4 e 2,6 miliardi di euro, a cui si aggiungerebbero i contributi una tantum versati dal datore di lavoro (altri 250-500 milioni di euro).


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