Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Tam tam di solidarietà dal Trentino a Sumatra

L’originale raccolta fondi di una giovane artista trentina per aiutare gli abitanti di un villaggio sperduto nella giungla indonesiana, rovinati dalla pandemia

di Marina Moioli

Bukit Lawang (letteralmente “Porta sulla Foresta”) è un bellissimo villaggio nella giungla del nord di Sumatra, in Indonesia, abitato da persone straordinariamente gentili e generose. Una zona diventata famosa e frequentata dai turisti più avventurosi e alternativi, che durante i mesi primaverili ed estivi l'affollano per effettuare escursioni nella giungla e fotografare gli oranghi, che sono l'attrazione principale ma anche il volano dell'economia locale, di pura sopravvivenza.

Purtroppo all'inizio di questa pandemia di COVID-19, il governo ha chiuso i confini di Bukit Lawang ai turisti e di conseguenza il reddito delle famiglie si è volatilizzato. Questo ha avuto un impatto su ogni singolo membro della comunità, anche quelli non direttamente coinvolti nell'industria del turismo. Per questo è diventato estremamente importante durante questo periodo difficile e incerto aiutare i membri più vulnerabili e invisibili della comunità.

1/7

Un intraprendente ragazzo del villaggio, Raka Satya Wisnu, ha lanciato una raccolta fondi per aiutare la popolazione coinvolgendo gli stranieri incontrati negli ultimissimi anni.
«I soldi che raccogliamo sono destinati all'acquisto di forniture alimentari – tra cui riso, uova, pasta, zucchero e olio – gli alimenti più necessari in Indonesia. Qualsiasi donazione per questa causa sarebbe essenziale! Anche poco può fare molto e aiutare davvero le famiglie più povere di Bukit Lawang a superare questo momento difficile», scrive Raka.

L’appello è stato raccolto in Italia dall’artista trentina Sara Nave, che ha pensato di mettere all’asta un suo disegno per incrementare la raccolta fondi. «All'inizio di quest'anno ho avuto la magica opportunità di vivere dieci giorni incredibili nella giungla tropicale di Sumatra. Per questa possibilità devo ringraziare la meravigliosa gente di Bukit Lawang, un villaggio incantevole il cui cuore è il fiume sovrastato da decine di ponti sospesi. La maggior parte della popolazione qui vive di turismo ed ecoturismo; guesthouse, ristoranti, guide e shop possono contare sulle migliaia di turisti che popolano la zona da marzo a ottobre, ma quest'anno il Covid ha tolto ogni possibilità di guadagno a moltissime persone anche in Indonesia», spiega Sara.
Con l’intento di aiutare il suo amico Raka (@rakasatyawisnu2006_) a raccogliere fondi per rifornire le famiglie più povere di Bukit Lawang di beni di prima necessità, soprattutto cibo, Sara Nave ha messo all'asta una sua opera, intitolata "L’inchino", che ha realizzato al ritorno dal suo viaggio ispirandosi agli abitanti non umani di questo stupendo villaggio.

L’asta ha una base di partenza di 30 euro. Eventuali rilanci vanno scritti nei commenti sotto l’immagine sul profilo Instagram @saranave.ink. Chi avrà offerto la cifra più alta entro le 11 del mattino di giovedì 14 maggio 2020, a insindacabile giudizio dell’autore, si aggiudicherà l’opera. Il vincitore sarà contattato dall’autore dell’opera tramite messaggio privato. Il vincitore dovrà effettuare una donazione alla raccolta fondi e dare prova dell’effettiva esecuzione del bonifico tramite invio dello screenshot.

Questo invece il link alla raccolta fondi per aiutare gli abitanti del villaggio di Bukit Lawang a Sumatra:

https://www.justgiving.com/crowdfunding/donations-for-bukit-lawang

Credito fotografie: Sara Nave


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA