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A distanza, per 6 maturandi su 10, la qualità dell’apprendimento è a rischio

Sono 5mila gli studenti che hanno risposto al questionario sulla didattica online dell’Osservatorio “La scuola digitale per la Generazione Z” di Terre des Hommes e Scuola Zoo. Solo il 10% ritiene che sia migliorata e solo due studenti su 10 pensano che la Dad possa essere utile al ritorno alla normalità. Allargando l'indagine al periodo di quarantena si scopre che la generazione più social ha scoperto nuovi hobby e interessi e boccia le nuove app per video incontri continuando a preferire Instagram e WhatsApp

di Redazione

Per far fronte all’emergenza Coronavirus gli adolescenti italiani hanno dovuto reinventare il proprio tempo, fare i conti con la Dad e misurarsi con piattaforme virtuali per mantenere i legami affettivi. Ma quali sono i loro umori e le loro opinioni? A cercare di dare una risposta arrivano i dati dell’Osservatorio “La scuola digitale per la Generazione Z” di Terre des Hommes e ScuolaZoo sull’impatto dell’emergenza Covid-19 sugli adolescenti italiani.

La didattica a distanza messa a punto non senza difficoltà per rispondere alla chiusura delle scuole sta facendo emergere disuguaglianze e isolamento didattico mettendo, di fatto, a repentaglio il diritto allo studio e l’accesso ad un’istruzione di qualità.

Sebbene il 97,8% degli studenti intervistati abbia seguito le lezioni online, solo il 10% crede che questo abbia migliorato la qualità dell’apprendimento mentre per il 42,4% è peggiorata. 7 ragazzi su 10 ritengono di ricevere un carico maggiore di compiti e il 60% teme che gli insegnanti non riusciranno a concludere il programma entro la fine dell’anno scolastico.
Per il 58%, infine, la chiusura delle scuole non influenzerà in modo decisivo il voto in pagella. È questa la fotografia scattata da Terre des Hommes e ScuolaZoo attraverso i risultati dell’indagine online “La scuola digitale per la Generazione Z”, a cui hanno partecipato e risposto 5.000 studenti delle scuole secondarie italiane.

Un focus speciale è stato dedicato ai maturandi che sembrano essere la fascia di studenti più preoccupati per la situazione attuale e per il loro futuro. Quasi il 60%, infatti, pensa che la didattica a distanza abbia peggiorato la qualità dell’apprendimento, mentre il 75% dichiara di ricevere una mole di lavoro individuale maggiore ed è convinto che il programma non sarà completato. Inoltre, 1 maturando su 2 è preoccupato del fatto che tutto questo possa notevolmente influenzare il risultato finale dell’esame.

E sul mirabolante futuro della didattica online una volta tornati alla normalità non crede nessuno: solo una minoranza (due studenti su 10) pensa che potrebbe avere una qualche utilità.

L’Osservatorio di Terre des Hommes e Scuola Zoo ha allargato l’indagine andando a chiedere ai ragazzi come hanno vissuto i mesi di quarantena, gli hobby scoperti e come siano cambiate le abitudine si scopre che vogliono tenersi informati sulla crisi sanitaria e che lo fanno soprattutto attraverso la tv (88%) e siti online di news (58%).
I canali tradizionali battono quindi i social network, che rimangono i canali più utilizzati per mantenersi in contatto. Nonostante le nuove App per videochiamate, Whatsapp e Instagram restano i preferiti. Infine i dati dell’Osservatorio mostrano che, la generazione più “social” di tutte stia sfruttando l’occasione per dedicarsi anche ad altri hobby: il 73% guarda cinema e serie tv, il 52% ha iniziato a giocare agli e-sport e il 42% ha scoperto la passione per la cucina.


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