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Cooperazione & Relazioni internazionali

L’abitare dopo il covid19

Matteo Sana di è.One di Bergamo cerca di creare una relazione nuova tra coloro che co-abitano ed il territorio che li circonda

di Antonio Antonelli

Per uscire dalla pandemia e dalla crisi che sta generando non basta arrivare a contagio zero occorre ripensare la nostra vita o come hanno già detto in molti trovare nuovi paradigmi, nuove modalità di lavoro, di fare scuola, di fare comunità.

Tra queste c’è anche l’abitare che è stato il set della quarantena che abbiamo vissuto chiusi, appunto, nelle nostre case. Usarle in modo così massiccio ci ha fatto sorgere dei dubbi sul modo in cui è strutturata la vita nelle nostre abitazioni. Ne parliamo con Matteo Sana di è.One di Bergamouna realtà che cerca di proporre un nuovo modo di abitare, attraverso la creazione di una relazione nuova tra coloro che co-abitano ed il territorio che li circonda. E questo nuovo paradigma incredibilmente finisce per affrontare il problema delle case di riposo ma anche quello della medicina sul territorio.


Zoe è un gruppo di lavoro che da anni collabora per la realizzazione di format televisivi. In questo momento difficile, ha deciso autonomamente di produrre dei contenuti video utilizzando le piattaforme di comunicazione che il lockdown consente. L’obiettivo è quello di risultare utili, fornendo un piccolo contributo ad una corretta informazione e dando voce a tutti coloro che possano aiutarci ad interpretare questa crisi epocale. VITA è lieta di poter ospitare il loro prezioso lavoro.


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