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Un caffè verde per incontri che fanno bene

Al via un nuovo format di dirette sulla pagine Facebook della fondazione. La prima ospite sarà Natalia Cangi, direttrice del Piccolo Museo del Diario di Pieve Santo Stefano. L’archivio diaristico nazionale in questo periodo di lockdown ha scelto di condividere ogni tre giorni sulla sua pagina Fb una seria di storie spesso sconosciute che raccontano di altre quarantene

di Marilù Ardillo

Dopo l'inattesa emergenza da Covid-19 ci siamo inventati una nuova convivialità, un nuovo modo per scambiare tempo e contenuti, nel pieno rispetto di una distanza sociale che tuttavia ha contribuito spesso a generare una prossimità di intenti.
La quarantena ci ha consegnato anche nuovi sapori, nuove consuetudini e ci ha concesso l'opportunità di nuovi incontri, seppure virtuali, che difficilmente avremmo intercettato nella nostra quotidianità antecedente.

Da queste considerazioni nasce "Un caffè verde con…", il nuovo format di Dirette che la Fondazione Vincenzo Casillo inaugurerà nei prossimi giorni sulla sua pagina Facebook.
SI dialoghererà di volta in volta con un ospite diverso che in qualche maniera, attraverso un libro, oppure un particolare talento, un progetto unico, o un'intuizione, è riuscito a dimostrare che il mondo può essere un posto migliore.

La Fondazione ha scelto di offrirgli idealmente una tazza di caffè verde perché, a differenza del consueto caffè nero, quello verde è crudo, non ancora tostato, quindi naturale, autentico nel suo sapore originario. Un caffè verde perché più ricco di sali minerali e vitamine, perché contrasta la stanchezza, disintossica l'organismo. Un caffè verde perché non lo servono nei bar, si fa a casa. Come adesso. E perché il verde è il colore della Fondazione Casillo e delle cose che danno speranza.
Per tutte queste ragioni – si sottolinea da parte della Fondazione Casillo, “quelli che vi proporremo saranno Incontri che fanno bene”.
La durata di ciascun incontro non supererà i 45 minuti e consentirà a quanti la seguiranno di interagire scrivendo in tempo reale all'interlocutore.

La prima ospite che Marilù Ardillo, responsabile comunicazione della Fondazione, incontrerà sarà Natalia Cangi, direttrice del Piccolo Museo del Diario di Pieve Santo Stefano (AR), uno luogo magico nato per raccontare l'Archivio Diaristico Nazionale che raccoglie circa 8.000 scritti di persone comuni che hanno raccontato l'Italia da un punto di vista assolutamente inedito.
Durante questo luogo periodo difficile che abbiamo attraversato, l'Archivio ha scelto di condividere ogni tre giorni sulla sua pagina Facebook una seria di storie spesso sconosciute che raccontano di altre quarantene, di altri isolamenti, di altri momenti bui che hanno poi lasciato il posto alla luce, alla pace.
Soprattutto di questi Diari dall'isolamento, molti dei quali pubblicati da Editori di fama nazionale, si leggeranno alcuni passi tra i più significativi, come quello di Gaetano Carlucci: sullo sfondo del passaggio dal regime borbonico a quello piemontese, le lettere che un padre gesuita invia al fratello farmacista. Dopo aver rinunciato ai propri beni ed essere inviato dai superiori in Argentina, fonda a Cordova la comunità dei Giuseppini e si occupa degli orfani e dei bisognosi.

Scegliete un angolo della vostra casa o dell'ufficio, del prato o della spiaggia, in cui sedervi e condividere il nostro caffè. Inauguriamo un piccolo cortile virtuale in cui ognuno porta la propria tazza e scopre quante cose si possono fare con la bellezza.

In apertura image by Karolina Grabowska from Pixabay