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Anna Ascani: «A settembre torna la scuola in classe»

«Il prossimo anno scolastico non vedrà la didattica a distanza per elementari e medie». Ad annunciarlo è la viceministra dell’istruzione parlando della conclusione dell’anno scolastico e sul futuro. «Bisogna fare in modo che tutti possano fare scuola in presenza»

di Giuseppe Bentivegna

Gli esami di stato ci saranno e saranno in presenza. «Ci sarà solamente l’orale che si terrà con la commissione interna più un presidente esterno a fare da garanzia e durerà al massimo un’ora». Gli esami si svolgeranno – sottolinea la viceministra Anna Ascani – «in condizioni di piena e totale sicurezza: abbiamo stanziato 39 milioni di euro per dotare le scuole di tutte le strumentazioni di sicurezza». Per quanto riguarda il nuovo anno scolastico, appare chiara la volontà di tornare alle lezioni “in presenza”: «Per i più piccoli la didattica a distanza non si può più fare – commenta la viceministra Ascani – l’abbiamo fatta, è stato un modo per tamponare l’emergenza, però nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado non funziona o funziona poco e male e quindi non è un modo per ricominciare a settembre. Bisogna introdurre attività diversificate (musica, arte, sport, laboratori) assumendo le professionalità che servono per farlo e individuando gli spazi che servono…bisogna fare in modo che tutti possano fare scuola in presenza. Quindi dividiamo le classi, ma tutti hanno diritto all’attività didattica in presenza. Per quanto riguarda le scuole superiori – continua la viceministra – siccome lì la didattica a distanza ha funzionato meno peggio, stiamo cercando comunque di ridurla al minimo, però considerando che una minima parte potrebbe anche rimanere. Adesso una delle priorità sono i lavori di edilizia leggera perché abbiamo la necessità di procedere rapidamente per dare ai comuni i poteri che gli servono per adeguare gli spazi».


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