Famiglia & Minori

Mascherine per tutti, parziale DaD per medie e superiori: così si tornerà in classe

Il Comitato tecnico-scientifico ha consegnato al Governo il documento con le misure per il rientro in aula, a settembre, di 8,4 milioni di studenti. Compaiono dei numeri, finalmente: 4mila postivi in Italia fra 0-18 anni, di cui il 7% ha richiesto un ricovero. Sono 3 i casi che hanno richiesto cure intensive e 4 i decessi in questa fascia d'età

di Sara De Carli

Il Comitato tecnico-scientifico istituito per l’emergenza coronavirus ha consegnato oggi al Governo il documento con le misure per il rientro a settembre (in allegato in fondo all'articolo). Gli 8,4 milioni di studenti d'Italia po6ranno quindi tornare in classe. A questo documento si unirà poi quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione. Per ora, gli esperti sanitari di dicono che non servirà misurare la temperatura in ingresso, ma chiunque avrà una sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5° dovrà restare a casa. Tutti – docenti, alunni e personale – dovranno indossare la mascherina: ai lavoratori la darà giornalmente la scuola (chirurgica), alunni e studenti dovranno portarsela da casa e indossarla per tutta la permanenza a scuola, fatta eccezione per il pasto e l’educazione fisica. Andrà bene sia la mascherina chirurgica sia quella di comunità, anche fatta in casa.

Nelle premesse del documento, il CTS dice che «l’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, fra 0 e 18 anni è stata a oggi, documentata in circa 4.000 casi (sono 10,3 milioni gli under18 in Italia): di essi, il 7% ha richiesto il ricovero ospedaliero (più numerosi nel primo anno di vita e nell’età preadolescenziale) e i decessi sono stati 4 (tutti in pazienti con gravi patologie preesistenti). Nei bambini e nei ragazzi le forme cliniche sono prevalentemente paucisintomatiche, lievi e/o moderate, eccezionalmente si sono avuti 3 casi gravi che hanno necessitato di cure intensive.

In caso di febbre che compaia a scuola, il soggetto dovrà essere dotato immediatamente di mascherina chirurgica qualora dotato di mascherina di comunità e dovrà essere attivata l’assistenza necessaria secondo le indicazioni dell’autorità sanitaria locale. Non sono soggetti all'obbligo di utilizzo della mascherina gli studenti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina e per l’assistenza di studenti con disabilità certificata, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dallo studente, potrà essere previsto per il personale l’utilizzo di ulteriori dispositivi. Il lavoratore in questi casi potrà usare unitamente alla mascherina chirurgica, guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose. Gli alunni della scuola dell’infanzia non dovranno indossare la mascherina, come già previsto per i minori di 6 anni di età. Pertanto, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dall’alunno, potrà essere previsto per il personale l’utilizzo di ulteriori dispositivi (es. guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose) oltre la consueta mascherina chirurgica.

Il distanziamento fisico sarà sempre di almeno un metro, considerando anche lo spazio di movimento: nelle aule, nei laboratori, nei corridoi… sempre. In palestra via la mascherina e due metri di distanza, ma senza fare sport o giochi di squadra. Ciascuna scuola potrà definire, in virtù dell’autonomia scolastica, modalità di alternanza / turnazione / didattica a distanza proporzionate all’età degli alunni e al contesto educativo complessivo. In particolare, per la scuola secondaria di I e II grado, al fine di ridurre la concentrazione di alunni negli ambienti scolastici, potranno essere in parte riproposte anche forme di didattica a distanza.

Il consumo del pasto a scuola va preservato, spiega il documento, ma sempre garantendo il distanziamento attraverso la gestione degli spazi, facendo turni se necessario e in forma residuale, anche attraverso un eventuale “lunch box” da consumare in classe. Saranno valorizzati gli spazi esterni per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per programmate attività didattiche, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali. Prima della riapertura della scuola sarà prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi; le pulizie dovranno essere effettuate quotidianamente e saranno disponibili dispenser con prodotti igienizzanti in più punti della scuola.

«Il Governo è al lavoro per riportare tutti gli studenti in classe. Questo documento è la cornice in cui inserire il piano complessivo di riapertura: poche semplici regole, soluzioni realizzabili che ci permetteranno di tornare tra i banchi in sicurezza», ha commentato la Ministra Lucia Azzolina. «A questo documento si unirà quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione che offrirà spunti che guardano alla ripresa di settembre, ma anche oltre: l’uscita da questa emergenza, come abbiamo sempre detto, deve diventare una straordinaria spinta per migliorare il sistema di Istruzione e per promuovere l’innovazione didattica».

La precondizione per la presenza a scuola di studenti e di tutto il personale a vario titolo operante è:

  • l’assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37.5°C anche nei tre giorni precedenti;
  • non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni;
  • non essere stati a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni.

A queste condizioni, all’ingresso della scuola non è necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Chiunque ha sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore a 37.5°C dovrà restare a casa: si rimanda alla responsabilità individuale rispetto allo stato di salute proprio o dei minori affidati alla responsabilità genitoriale.

Saranno da privilegiare tutti i possibili accorgimenti organizzativi al fine di differenziare l’ingresso e l’uscita degli studenti sia attraverso uno scaglionamento orario che rendendo disponibili tutte le vie di accesso, compatibilmente con le caratteristiche strutturali e di sicurezza dell’edificio scolastico, al fine di differenziare e ridurre il carico e il rischio di assembramento. Tra le azioni di sistema, si ritiene opportuno valutare, per le scuole secondarie di II grado dei grandi centri urbani, una differenziazione dell’inizio delle lezioni al fine di contribuire alla riduzione del carico sui mezzi di trasporto pubblico nelle fasce orarie di punta (tra le 7:00 e le 8:30).

Il layout delle aule destinate alla didattica andrà rivisto con una rimodulazione dei banchi, dei posti a sedere e degli arredi scolastici, al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, anche in considerazione dello spazio di movimento. Nei bagni, se dotati di finestre, queste devono rimanere sempre aperte; se privi di finestre, gli estrattori di aria devono essere mantenuti in funzione per l’intero orario scolastico.

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